Gli atleti italiani che parteciperanno ai Giochi Olimpici di Londra 2012 saranno 292: 165 uomini e 127 donne. La rappresentanza femminile è del 43,5% rispetto al totale, un record per il nostro Paese. Le assenze più pesanti, per quanto riguarda la spedizione azzurra, sono quelle delle nazionali maschili di calcio e di basket, che non hanno centrato la qualificazione, e di Andrew Howe ed Antonietta Di Martino nell’atletica leggera: il primo, reduce da problemi fisici, non è riuscito ad ottenere il tempo minimo stabilito dalla Federazione per poter gareggiare nei 200 metri piani; Antonietta Di Martino, che avrebbe avuto ottime possibilità di salire sul podio nel salto in alto, è stata fermata da un infortunio, con annessi strascichi polemici.
Chiusa la parentesi dedicata a chi non ci sarà, occupiamoci degli atleti che saranno presenti nella capitale inglese e potrebbero regalarci soddisfazioni. A scherma e nuoto, i due sport dai quali ci attendiamo di più, dedichiamo un capitolo specifico. In tante altre discipline, comunque, l’Italia parte con grandi aspettative: dal doppio femminile di tennis, con la coppia formata da Sara Errani e Roberta Vinci, alla marcia, passando per la pallavolo, la pallanuoto, il ciclismo, il pugilato, il canottaggio, la canoa slalom, la ginnastica ritmica, il tiro a segno, il tiro a volo, il canottaggio e la vela, che vedrà Alessandra Sensini tra le protagoniste.
Il presidente del CONI, Gianni Petrucci, ha fissato l’obiettivo minimo a quota 25-26 medaglie. In linea con le sue previsioni, ma cercando di essere leggermente più ottimisti, ipotizziamo che l’Italia possa vincere tra le 26 e le 28 medaglie, chiudendo in ottava posizione.
Valentina Vezzali nella scherma, Federica Pellegrini nel nuoto ed Alex Schwazer nella marcia puntano al gradino più alto del podio. Non sono i soli: tra i possibili candidati all’oro, infatti, ci sono Clemente Russo e Roberto Cammarelle nel pugilato, Elia Viviani e Giorgia Bronzini nel ciclismo (il primo nell’omnium su pista, la seconda nella corsa in linea su strada), Daniele Molmenti nella canoa slalom, Giovanni Pellielo nel tiro a volo, le “Farfalle” della ginnastica ritmica. Magari non tutti riusciranno nell’impresa, ma molti di loro dovrebbero confermare i pronostici, senza contare che potrebbero spuntare piacevoli sorprese in altre discipline. A Pechino le medaglie d’oro furono otto; chissà che, a Londra, il numero non possa crescere almeno di un’unità.
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