Nel presentare la promozione di sisal matchpoint, il veggente ha già da tempo anticipato la sua favorita numero uno per la vittoria dell’Europeo. Figuriamoci quindi, nonostante la difficoltà del “girone della morte”, se ci siano dubbi sul passaggio del turno della prima fase a gruppi.
Sembra ieri che Loew, amatissimo in patria, è subentrato a Jurgen Klinsmann, di cui era tra l’altro già “tattico” ai tempi del mondiale del 2006. Invece sono già sei anni durante i quali ha ottenuto un secondo posto ad Euro 2008 ed un terzo al Mondiale sudafricano, giocando sempre un calcio spumeggiante e offensivo e crescendo di anno in anno, come squadra e come talenti lanciati (Reus, Kroos, Draxler e Goetze gli ultimi in ordine cronologico per la squadra più giovane del torneo), mentre nel frattempo veterani come Klose, Schweinsteiger e Podolski continuavano a farsi valere ed un bomber di razza come Mario Gomez continuava a segnare a valanga non solo in Bundesliga ma anche in Champions League, di cui è stato vicecapocannoniere nell’ultima edizione. Ecco perché i tedeschi non possono nascondersi e, essendo perennemente affamati di successo, puntano al trionfo grazie ad una squadra fatta di velocità e tecnica, potente ed offensiva ma anche capace di difendersi e di affidarsi al possesso palla, con i vari Ozil e Thomas Muller in grado di far ripartire improvvisamente l’azione e di creare grane a chiunque. Diego Armando Maradona, pensando a quel Germania-Argentina 4-0 di due anni fa, ha ancora gli incubi. La squadra tedesca multietnica e con i “polacchi” Klose e Podolski super-motivati sarà un’avversaria difficilissima per chiunque. Come la Spagna, la Germania si è qualificata per la fase finale del torneo continentale vincendo dieci partite su dieci nelle eliminatorie e, strada facendo, battendo Brasile ed Olanda in amichevole. Sarà quindi dura fermarla proprio adesso, Loew non lo dice ma sogna una sfida contro gli spagnoli per prendersi la rivincita della semifinale mondiale di Durban, risoltasi a favore della “Roja” solo per un colpo di testa di Puyol. Quello 0-1 ancora non è stato del tutto digerito, così come la sconfitta contro la stessa avversaria nella finale di Euro 2008. In più, come già scritto, c’è da considerare la voglia di riscatto dei giocatori del Bayern Monaco (Neuer, Lahm, Badstuber, Boateng, Schweinsteiger, Kroos, Muller e Mario Gomez), reduci dalle deludenti finali perse in Coppa di Germania e soprattutto Champions. I tedeschi, poi, non vincono una competizione dal 1996, un digiuno davvero troppo lungo per una nazionale così blasonata. Una curiosità va in questo senso: gli ultimi europei vinti nel 1996 arrivarono dopo 16 anni dall’ultimo successo, datato 1980. Dal 1996 sono passati 16 anni.
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I RISULTATI STAGIONALI
Scritto delle dieci vittorie su dieci nel girone di qualificazione agli Europei, e delle nette vittorie nel 2011 su Brasile e Olanda, le amichevoli del 2012 non sono state all’altezza. Un modo per nascondersi? Non proprio. La sconfitta con la Francia a febbraio (1-2), e quella con la Svizzera (3-5), pur giocata senza tutti i giocatori del Bayern Monaco, hanno evidenziato dei limiti difensivi che restano tuttora il principale limite di una squadra per il resto perfetta. Se Loew, grazie ai miracoli di Neuer, e all’affermazione di Howedes e Hummels come top player anche in nazionale, riuscirà a trovare i giusti accorgimenti anche in fase difensiva, la vittoria finale sarà nelle mani della Germania.
LA STELLA
Tanto è alto il livello medio di questa squadra che trovare una stella è quasi difficile. Mario Gomez è bomber infallibile deciso a cancellare il ricordo di “bidone” lasciato nell’Europeo del 2008, Schweinsteiger giocatore che da trequartista offensivo ha saputo saggiamente trasformarsi in regista di livello mondiale per dare spazio alla classe di Ozil e al senso del gol di Muller, Neuer un portierone destinato a diventare numero uno al mondo quando Buffon andrà in pensione. Nota di merito va allora riservata ad un giocatore di cui forse si è parlato troppo poco per la costanza di rendimento che ha saputo assicurare di stagione in stagione al Bayern Monaco e alla nazionale tedesca, cambiando fascia, da destra a sinistra, da sinistra a destra, a seconda dei voleri dei suoi allenatori senza fare una piega. Il riferimento è a Philipp Lahm, terzino che chissà quanti anni ha e invece scopri che è ancora 28enne, 86 presenze con la nazionale tedesca ma ancora nessuna vittoria, se non da tifoso quando di anni ne aveva 12 e la Germania vinceva il suo ultimo titolo Europeo. Due Champions perse in finale, questo terzino abile sia in fase offensiva che in quella difensiva, abile sia col piede destro che col piede sinistra, merita davvero un riconoscimento alla carriera. Chissà che non arrivi proprio al termine della stagione più sfigata di sempre.
IL JOLLY
Nella Germania delle tante stelle che si prepara ad Euro 2012, Miroslav Klose, pur non sicuro del posto da titolare, non può passare inosservato. E non potrebbe essere altrimenti. Se la celebre frase di Gary Lineker, storico attaccante dell’Inghilterra, recita: «Il calcio è uno sport inventato dagli inglesi che si gioca in undici e in cui alla fine vincono sempre i tedeschi», in una nuova versione si potrebbe aggiungere «e tra i tedeschi segna sempre Miroslav Klose». Il bomber della Lazio infatti ai Mondiali ha eguagliato il record di reti (14) segnate di Gerd Muller, e nella fase di qualificazione agli Europei non si è certo fermato, segnando otto gol. Un altro fattore a suo favore, che potrebbe esaltarlo in questa competizione, è che Miro in Polonia c’è nato, ad Opole, ed anche se i casi della vita lo hanno portato a diventare tedesco, alla Polonia è molto legato. Il fatto che Klose tenga moltissimo a questo Europeo, è stato a suo modo anche confermato dall’infortunio nella fase finale del campionato di Serie A, curato con molta calma per evitare ricadute e per arrivare all’appuntamento in una forma smagliante.
LA ROSA DEI CONVOCATI
Portieri:
1 M.Neuer (Bayern) 12 T.Wiese (Werder) 22 R.Zieler (Hannover)
Difensori:
3 M.Schmelzer (Borussia Do.) 4 B.Höwedes (Schalke) 5 M.Hummels (Borussia Do.) 14 H.Badstuber (Bayern) 16 P.Lahm (Bayern) 17 P.Mertesacker (Arsenal) 20 J.Boateng (Bayern)
Centrocampisti:
2 I.Gündogan (Borussia Do.) 6 S.Khedira (Real Madrid) 7 B. Schweinsteiger (Bayern) 8 M.Özil (Real Madrid) 15 L.Bender (Leverkusen) 18 T.Kroos (Bayern) 19 M.Götze (Borussia Do.) 21 M.Reus (Borussia M.)
Attaccanti:
9 A.Schurrle (Leverkusen) 10 L.Podolski (Colonia) 11 M.Klose (Lazio) 13 T.Müller (Bayern) 23 M.Gomez (Bayern)
La formazione tipo
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer, Lahm, Höwedes, Hummels, Badstuber, Schweinsteiger, Khedira, Podolski, Ozil, Muller, Gomez.
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