A meno di sette giorni dalla sfida d’andata disputata a San Siro e terminata zero a zero, Barcellona e Milan si riaffrontano, stavolta al Camp Nou. Ai rossoneri andrebbe bene anche un pareggio con reti per passare il turno.
Pareggiare con gol al Camp Nou è missione possibile? Una risposta ce l’ha data lo stesso Milan, che nella prima partita della fase a gironi di Champions riuscì a bloccare i blaugrana sul 2-2, gara tuttavia dominata per 88 minuti dal Barcellona, che mise alle corde i rossoneri senza riuscire a farli capitolare. Il gol di Pato in avvio di gara e quello di testa su azione d’angolo a tempo scaduto di Thiago Silva valsero il 2-2 finale, risultato che stasera regalerebbe il passaggio del turno. A settembre il Barcellona giocò decisamente meglio: 69% di possesso palla e 14 tiri a 5 con ben sei parate di Abbiati.
A parte il Milan, c’è altra squadra che in stagione non sia uscita con le ossa rotte dal Camp Nou? Sì, appena due. Il Siviglia, che ha pareggiato 0-0 alla nona giornata di Liga (Messi fallì un calcio di rigore a tempo scaduto), e il Real Madrid in coppa del Re col risultato di 2-2. Ma era la gara di ritorno, e all’andata il Barcellona aveva espugnato per 2-1 il Santiago Bernabeu avendo quindi due risultati su tre a disposizione. Per il resto 21 vittorie su 24 gare stagionali disputate in casa. Numeri che sì, mettono un po’ di paura.
Sul piano del gioco, cambierà qualcosa nelle due squadre rispetto all’andata? Non nel caso del Milan. Dei cinque migliori campionati europei, i rossoneri sono la seconda squadra in assoluto a utilizzare di più la palla lunga nel proprio gioco. Sì, proprio il Milan, la squadra che con Sacchi ha cambiato il calcio moderno e che poi per anni con Ancelotti ha fatto del possesso palla il suo credo, trionfando soprattutto in campo europeo, adesso con Allegri punta sulla palla lunga, ed è forse questa la scelta che a Berlusconi non va giù. Il tecnico ha però naturalmente le sue ragioni e rispondono al nome di Ibrahimovic. Un lancio minimamente preciso verso il gigante svedese, è un possesso palla offensivo assicurato almeno nell’ottanta per cento dei casi. Anche per questo, nonostante il ricorso alla palla lunga, il Milan resta la squadra con la media più alta di possesso palla in Serie A. Questo appunto succede in campo nazionale, dove la rosa milanista è senza dubbio quella più tecnica e attrezzata; se poi vai in trasferta al Camp Nou, il discorso cambia.
Sono essenzialmente due i modi in cui il Milan può tentare di sfruttare le carenze della difesa del Barcellona. La prima, come insegna il gol di Thiago Silva all’andata e alcune situazioni simili che si sono ripetute in stagione, riguarda il gioco aereo sui calci piazzati. L’uomo più pericoloso del Milan in queste situazioni è senza dubbio Ambrosini, che merita un pensierino come marcatore. E poi le ripartenze. Quando il Barcellona è attaccato sulle fasce, i tre centrali chiudono gli spazi in area ma lasciano sguarnito il limite, dove il solo Busquets non riesce a coprire l’intera zona di tiro. E da lì potrebbero colpire sia Boateng sia lo stesso Ibra, che può concludere personalmente con un tiro potente e preciso dei suoi o magari fare sponda e lasciare la conclusione a un compagno.
Il problema quindi non sarà tanto segnare – e anche Puyol e Guardiola nelle interviste hanno confessato che un gol subito lo mettono in conto – ma resistere alle azioni offensive del Barcellona. In media i blaugrana al Camp Nou in stagione vantano quattro gol a partita. E i rossoneri nelle trasferte di Champions non hanno mai terminato una gara con la porta inviolata, rischiando anzi il patatrac all’Emirates Stadium perdendo 3-0 dall’Arsenal. Il terreno di gioco bagnato, che agevolerà gli scambi a terra dei blaugrana rispetto all’andata, e la ben nota larghezza del campo di gioco sono altri vantaggi innegabili che sulla carta fanno pensare a un Barcellona vincente.
TATTICHE E FORMAZIONI
Difesa ridisegnata nel 4-3-3 di Guardiola, che in fase di attacco diventa 3-4-3 con Dani Alves che si alza sulla linea dei centrocampisti. Puyol (a sinistra) e Mascherano (centrale di difesa e non di centrocampo) giocheranno fuori ruolo. Busquets davanti la difesa come De Rossi nella Roma; centrocampo di qualità con Xavi e Fabregas; in avanti Messi, Sanchez e Iniesta.
Quello del Milan sarà un 4-3-1-2 con Abate che torna a prendersi il posto di terzino destro, mentre per il resto la formazione sarà identica a quella della settimana scorsa. In panchina c’è una carta in più, e si chiama Pato.
PRONOSTICI
Vittoria del Barcellona, con segni “gol” e “over”. Chi invece vuole la quota alta per provare a giocare una singola proponiamo le tre più alte dei bookmakers Aams per tre risultati esatti: 2-2 (quota 25.00 su totosì), 3-2 (quota 25.00 su better) e 4-2 (quota 41.00 su #).
Probabili formazioni:
BARCELLONA: Valdes, Dani Alves, Piquè, Mascherano, Puyol, Xavi, Busquets, Fabregas, Sanchez, Messi, Iniesta.
MILAN: Abbiati, Abate, Mexes, Nesta, Antonini, Nocerino, Ambrosini, Seedorf, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
I commenti sono chiusi.