Da uno spagnolo all’altro. Il Milan contro Luis Enrique prepara la sfida di Champions a Guardiola e al suo Barcellona. Dopo il match dei rossoneri con la Roma a San Siro, in serata c’è Palermo-Udinese.
Da un punto di vista prettamente tattico, per la Roma non c’è peggiore squadra da affrontare che questo Milan disegnato da Allegri. Luis Enrique col passare delle giornate ha rimodellato la sua Roma, provando a correggere qualcosa in fase difensiva. I terzini non salgono più in contemporanea, e la linea difensiva è un po’ meno alta. Ma quando si perde palla a centrocampo, e troppo spesso Gago, De Rossi e Pjanic sicuri dei propri mezzi tecnici ci cascano, le ripartenze avversarie sono spesso letali, soprattutto in trasferta. Se poi Heinze, in precaria forma fisica, non dovesse farcela, sarebbero dolori. Proprio per questo il Milan è potenzialmente dannosissimo per la Roma. Nocerino e Muntari sono moti perpetui nel pressing, e Ibra crea scompiglio fungendo da rifinitore per le incursioni del ritrovato Boateng e di El Shaarawy, oltre che dei sopraccitati interni di centrocampo. Senza dimenticare gli ottimi Emanuelson e Maxi Lopez che probabilmente partiranno dalla panchina e saranno pronti a dare una mano nella ripresa. Non mancano però le assenze pesanti nella difesa rossonera, su tutti i terzini Abate e Antonini. Come all’andata (3-2 per il Milan all’Olimpico), potrebbe essere una gara da “gol”, con i rossoneri che partono comunque nettamente favoriti.
POSSESSO PALLA
Sembra incredibile, ma è vero. Il Milan è la seconda squadra in assoluto dei cinque migliori campionati europei ad utilizzare di più la palla lunga nel proprio gioco. Sì, proprio i rossoneri che per anni con Ancelotti hanno insistito sul possesso palla trionfando soprattutto in campo europeo, adesso con Allegri hanno cambiato radicalmente modo di giocare. Il motivo è essenzialmente uno, e risponde al nome di Ibrahimovic. Un lancio minimamente preciso (e Thiago Silva, fidatevi, ne sbaglia davvero pochi) verso il giagante svedese, è un possesso palla offensivo assicurato nella maggior parte dei casi. Anche per questo, nonostante il ricorso alla palla lunga, il Milan resta la squadra con la media più alta del campionato di possesso palla. Ma contro la seconda in classifica per questa speciale graduatoria, la contesa è in equilibrio e se come probabile sarà il Milan a trovare per primo la via della rete potrebbero essere i giallorossi a fare maggiore possesso e i rossoneri a cercare di più le verticalizzazioni, sempre con Ibrahimovic fulcro del gioco.
Probabili formazioni:
MILAN: Abbiati, Bonera, Mexes, Thiago Silva, Zambrotta, Muntari, Van Bommel, Nocerino, Boateng, El Shaarawy, Ibrahimovic.
ROMA: Stekelenburg, Rosi, Kjaer, Heinze, Taddei, Gago, De Rossi, Pjanic, Totti, Borini, Osvaldo.
Il posticipo del “Barbera” è potenzialmente da “gol” e lo è sostanzialmente per due motivi. In casa i rosanero viaggiano al ritmo di due gol a partita in media, e per l’occasione ritrovano la coppia d’oro formata da Miccoli ed Hernandez. In difesa però Mutti deve rinunciare a Migliaccio, Silvestre e Munoz, motivo per cui ci sarà l’esordio di Labrin al fianco di Mantovani, centrale all’occorrenza ma terzino di professione. E così uno come Di Natale potrà approfittarne, sempre letale al primo pallone buono che gli viene concesso. Se a questi due indizi se ne aggiunge un terzo, ovvero che anche l’Udinese sarà priva di due difensori titolari come Benatia e Domizzi, giocare il “gol” diventa quasi obbligatorio.
Probabili formazioni:
PALERMO: Viviano; Pisano, Labrin, Mantovani, Balzaretti; Acquah, Donati, Barreto; Ilicic; Miccoli, Hernandez.
UDINESE: Handanovic, Ekstrand, Coda, Danilo, Pereyra, Pinzi, Pazienza, Asamoah, Pasquale, Abdi, Di Natale.