Appuntamento con la storia. Il Napoli, forte del 3-1 conquistato all’andata, va a Londra per entrare di diritto tra le prime otto squadre d’Europa. Missione possibile, ma il 3-0 dell’Arsenal al Milan della scorsa settimana invita alla prudenza.
Rispetto alla partita di andata del San Paolo, vinta dal Napoli 3-1 in rimonta, al Chelsea è cambiato l’allenatore. Villas Boas ha pagato amaramente il rendimento al di sotto delle aspettative della sua squadra, dovuto soprattutto ad un rapporto mai sereno con i cosiddetti senatori, gli stessi che con la promozione a primo allenatore di Di Matteo sono tornati in pianta stabile titolari. E i risultati sono arrivati: quarti di finale di FA Cup conquistati grazie alla vittoria esterna sul Birmingham, e in Premier successo di misura sullo Stoke City. Basterà per risolvere i problemi strutturali dei blues? Magari in una singola partita sì, ma che Abramovich a fine stagione debba rivoluzionare la sua rosa, su questo non c’è dubbio. Il Chelsea è una squadra che ha fondato i propri successi sulla solidità della difesa e sulla predominanza sul piano fisico rispetto agli avversari, tanto da tenere testa nel 2009, ai tempi di Hiddink, al Barcellona qualificatosi solo in extremis con gol di Iniesta a Stamford Bridge. Ma gli anni passano per tutti, anche per i giocatori del Chelsea. Terry non è sempre impeccabile come un tempo, Lampard pur restando uno stoccatore di prima scelta è meno incisivo sul piano del gioco e meno continuo nel pressing, Drogba non ruggisce più come nelle stagioni scorse. E poi c’è il deludente Fernando Torres. Doveva rilanciare la squadra, al Chelsea è diventato un oggetto misterioso e nemmeno giocherà questa gara dall’inizio.
Il Napoli ha le carte in regola per coronare un progetto nato nel 2005/2006 con la promozione in B al secondo anno della gestione De Laurentiis, presidente che fece risorgere dalle ceneri la società che vinse due scudetti all’epoca di Maradona. La qualità maggiore del team del motivatore Mazzarri, è quella di sapere attaccare in maniera magistrale gli spazi aperti, sfruttando la velocità e il dribbling di Cavani e soprattutto Lavezzi, scatenato in questo momento con sei gol consecutivi realizzati nelle ultime cinque gare. Il Chelsea, presto o tardi, sarà costretto ad attaccare se vuole recuperare. E questa situazione di gioco non può che avvantaggiare i partenopei, ai quali basterà segnare un gol per stare relativamente tranquilli.
TATTICHE E FORMAZIONI
Ad interessare maggiormente sono le scelte di Di Matteo, visto che Mazzarri ha tutta la rosa a disposizione, ad eccezione di Britos e Donadel, e potrà mandare in campo la formazione tipo. In difesa, assente Bosingwa, nel ruolo di terzino destro ci sarà Ivanovic, che non ha il passo giusto per tenere a bada la velocità degli attaccanti partenopei. Come del resto Terry, mentre David Luiz, pur abile nell’uno contro uno, brilla più in fase di impostazione e spesso pecca di distrazione nel posizionamento nella linea difensiva. A centrocampo, come scritto sopra, torna protagonista Lampard, con Ramires e Mikel. Una mediana che pare davvero male assortita, con un solo uomo abile a contenere, il nigeriano. Sembra un 4-3-3 troppo spregiudicato, visto che davanti ci saranno Mata, Sturridge e Drogba. Senza dubbio è l’attacco migliore possibile, reparto in cui nonostante il grigiore generale, soprattutto Mata e Sturridge sono riusciti a brillare, il primo in termini di assist, il secondo per reti realizzate, spesso a conclusione di azioni individuali. È il miglior giovane a disposizione, Di Matteo lo sa e gli dà fiducia dall’inizio. Il Napoli lo conosciamo a memoria. Classico 3-4-1-2 con Campagnaro, Cannavaro e Aronica centrali difensivi, Maggio e Zuniga sulle fasce, Inler e Gargano sulla mediana, Hamsik al servizio di Lavezzi e Cavani.
Probabili formazioni:
CHELSEA: Cech, Ivanovic, David Luiz, Terry, A.Cole, Mikel, Lampard, Ramires, Mata, Sturridge, Drogba.
NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Zuniga, Hamsik, Lavezzi, Cavani.
PRONOSTICO 1X2 INCERTO, MEGLIO PUNTARE SUI GOL
Chelsea a trazione anteriore e con un attacco di qualità che può fare male alla difesa del Napoli, che in stagione non sempre è stata impeccabile, soprattutto in trasferta. Su 17 gare ufficiali disputate lontano dal San Paolo, solo in 5 occasioni ha mantenuto la porta inviolata. Ma per i partenopei sarà importante soprattutto segnare, visto il risultato dell’andata. Ed è una missione possibile: il Napoli ha segnato sempre almeno due gol nelle ultime quattro partite di Champions, e ne ha realizzati ben 17 nelle ultime sei uscite ufficiali, praticamente tre in media a partita. E come marcatore occhio a Lavezzi: il 17 febbraio nella vittoria sulla Fiorentina ha iniziato una serie di cinque gare consecutive in cui è andato sempre a segno, collezionando sei reti, più di quante ne avesse realizzate nella prima parte di stagione.
Questo contenuto è stato modificato 15 Marzo 2012 09:38
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