La prima delle tre italiane ancora in corsa in Champions League a scendere in campo sarà il Milan. A San Siro arriva l’Arsenal contro il quale c’è da vendicare l’eliminazione dagli ottavi di finale del 2008.
Come per magia, con la Champions alle porte, le assenze svaniscono e tutti si fanno trovare pronti. Il Milan, si sa, con la coppa dalle grandi orecchie ha un rapporto speciale e dopo lo scudetto dello scorso anno l’obiettivo primario è provarci. L’Arsenal dei giovani potrebbe pagare l’inesperienza a questi livelli dei tanti ragazzini, soprattutto perché messi a confronto con giocatori che vantono invidiabile esperienza a livello internazionale. Allegri recupera Abbiati in porta, Nesta in difesa, ma soprattutto Boateng sulla trequarti e Ibrahimovic in attacco che naturalmente in Champions non ha problemi di squalifica e anzi, finalmente, potrà arrivare un po’ più riposato, e chissà per questo meno nervoso, all’appuntamento.
TATTICHE E FORMAZIONI
Il Milan proporrà il solito 4-3-1-2 che tante soddisfazioni ha dato ad Allegri. Con l’inserimento di Boateng (che almeno un tempo dovrebbe giocarlo), si dovrebbe rivedere la versione di Ibra trequartista, che si defila e torna indietro per offrire assit ai vari Nocerino, Boateng e Robinho pronti a tagliare a fette la difesa avversaria. In difesa Mexes sta giocando bene, ma l’affiatamento tra Nesta e Thiago Silva resta inarrivabile. Formazione vicina a quella tipo, e anche Pato in panchina. Fin qui il “Papero” è stato speciale solo nella notte del Camp Nou in Champions, in partite come queste sa essere decisivo e potrebbe diventare l’arma in più nella ripresa. Per quanto riguarda l’Arsenal, che si presenterà con il 4-2-3-1, il problema principale sta in difesa. Le assenze contemporanee di Andrè Santos e Mertesacker costringono Wenger a schierare Vermaelen sulla sinistra, dove pure non sta sfigurando, ma Djourou al centro e qui, con tutto il rispetto, casca l’asino. Il nazionale svizzero non è all’altezza dei compagni, e anche in questa stagione il suo rendimento non è stato ottimale. Di fronte ad un osso duro come Ibrahimovic soffrono tutti, figuriamoci Djourou. Presente in campo in sei delle otto sconfitte stagionali dell’Arsenal, su 14 partite con lo svizzero in campo solo tre sono terminate con i gunners a porta inviolata. In avanti gli assilli maggiori per il Milan saranno a firma dei velocissimi esterni Oxlade-Chamberlain e Walcott, che potrebbero mettere in difficoltà i due esterni rossoneri, che in fase difensiva, soprattutto Abate (basta ricordare il derby), non sempre sono impeccabili.
PROBLEMA TRASFERTA
L’Arsenal lontano dall’Emirates Stadium ottiene risultati altalenanti, ma la costante è quella dei gol. Tanti ne segna (24 in 13 gare di Premier), ancora di più ne subisce (26).
Probabili formazioni:
MILAN: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini, Van Bommel, Nocerino, Ambrosini, Emanuelson (Boateng), Ibrahimovic, Robinho.
ARSENAL: Szczesny, Sagna, Djourou, Koscienly, Vermaelen, Arteta, Song, Walcott, Ramsey, Oxlade-Chamberlain, Van Persie.