Il bello della giornata infrasettimanale è che lo spezzatino è ridotto. Atalanta-Genoa alle 18, poi tutte le altre sfide alle 20.45. Partiamo in ordine alfabetico da Cagliari-Roma e Inter-Palermo. Bologna-Fiorentina rinviata per neve.
Tutto un altro Genoa. Con l’arrivo di Marino in panchina il modulo tattico è uno solo, il 4-2-3-1, molto offensivo visto che sulla trequarti giocano Sculli, Jankovic e Palacio. Gilardino si è sbloccato, e con questo schema in cui è il terminale offensivo, l’ex viola potrebbe ritrovare con frequenza la via della rete. Restano però i problemi difensivi, evidenziati anche contro il Napoli quando con la partita in pugno Frey ha dovuto raccogliere la palla in fondo al sacco per due volte nel giro di pochi minuti. Il Genoa, poi, non ha subito gol solo in una delle ultime 17 trasferte ufficiali, per altro tutte di campionato: è accaduto il 10 dicembre scorso quando si impose per 2-0 a Siena. Nelle altre 16 partite prese in esame i rossoblù hanno complessivamente incassato 43 reti. L’Atalanta ne proverà ad approfittare mettendo in gioco il solito agonismo, anche se l’assenza di Denis (ci sarà spazio per la coppia Tiribocchi-Gabbiadini) sarà pesante e rende difficile il segno “1”. A centrocampo Carmona rimpiazzerà Padoin, passato alla Juve. Sulla corsia di sinistra agirà Moralez.
Probabili formazioni:
ATALANTA: Consigli, Raimondi, Lucchini, Stendardo, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Moralez; Gabbiadini, Tiribocchi.
GENOA: Frey, Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti, Biondini, Kucka, Sculli, Jankovic, Palacio, Gilardino.
Anche a Bologna la neve è scesa abbondante come in gran parte del nord Italia, ma la società ha provveduto già ieri a coprire il campo con i teloni e a spargere il sale sugli spalti dello stadio. Terreno pesante, è la partita a maggior rischio rinvio. Se si giocherà ci sarà però poco spazio, probabilmente, per gli spunti dei singoli, come Ramirez da una parte e Jovetic dall’altra. Potrebbe essere partita maschia, con Mudingayi e Perez a darsi battaglia coi vari Behrami, Montolivo e Salifu. I felsinei sono, statistiche alla mano, più “cattivi” degli avversari, con ben 54 ammonizioni complessive contro le 43 della Fiorentina. Ancora una volta dovrebbe essere il Bologna a vincere il testa a testa nei “gialli” in una sfida bloccata ed equilibrata: “under” l’alternativa.
Probabili formazioni:
BOLOGNA: Gillet, Raggi, Portanova, Antonsson, Crespo, Mudingayi, Perez, Morleo, Ramirez, Acquafresca, Di Vaio.
FIORENTINA: Boruc, Gamberini, Natali, Nastasic, Cassani, Behrami, Montolivo, Salifu, Pasqual, Jovetic, Amauri.
Il pericolo pubblico numero uno per la Roma, quando gioca contro il Cagliari, è Daniele Conti. Il figlio di Bruno si scatena sempre quando vede giallorosso: 5 i gol del capitano rossoblù al team capitolino. Se segnerà ancora lui è difficile stabilirlo, ma un gol i sardi potrebbero realizzarlo, nonostante lo scarso rendimento che solitamente ha in avanti la squadra di Ballardini. Questo perché rispetto agli avversari che di solito si presentano al Sant’Elia con un atteggiamento piuttosto prudente, la Roma arriverà per volere di Luis Enrique come di consuetudine spavalda, con la difesa alta e gli esterni sempre pronti ad offendere. Senza la copertura di De Rossi, ancora infortunato, nella mediana la Roma fa buchi da tutte le parti e gli spazi spesso lasciati potrebbero esaltare le doti di contropiedista di Ibarbo. Senza dimenticare Pinilla, il nuovo arrivato che potrebbe rivelarsi molto utile per risolvere il problema del gol dei rossoblù. Il Sant’Elia, inoltre, non porta molta fortuna ai giallorossi che qui non vincono dal lontano dal 29 ottobre 1995. Dopo quella data sono arrivate sette vittorie rossoblù e quattro pareggi.
Probabili formazioni:
CAGLIARI: Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Dessena, Conti, Nainggolan; Cossu; Ibarbo, Pinilla.
ROMA: Stekelenburg, Rosi, Juan, Heinze, Josè Angel, Pjanic, Gago, Simplicio, Totti, Borini, Bojan.
Nella vittoria risicata contro la Lazio, e poi nella sconfitta di Coppa Italia al Napoli, si era già intravisto un calo fisico da parte dell’Inter, messo ancora più in risalto domenica dalla sconfitta di Lecce contro i gagliardi, e veloci, ragazzi di Cosmi. E’ ormai evidente che i nerazzurri da un punto di vista fisico, con una squadra dall’età media troppo alta, soffrono irrimediabilmente quando i team avversari alzano i ritmi. Ed è proprio per questo che Ranieri non vuole discostarsi dal 4-4-2 con cui può imporre il proprio piano di gioco senza troppi rischi. L’unica volta che lo ha fatto, proprio a Lecce, con Sneijder più due punte, ne ha pagato amaramente le conseguenze. Col Palermo si tornerà alla normalità, e tanto dovrebbe bastare per avere ragione di una squadra che in trasferta ha un andamento pessimo, con 4 pareggi e 7 sconfitte. A favorire i nerazzurri c’è il fatto che a centrocampo il Palermo ha tre onesti gregari, Migliaccio, Donati ed E. Barreto, ma nessuno in grado di cambiare passo e mettere in difficoltà i nerazzurri nelle ripartenze. Curiosità sugli ammoniti: c’è un abisso nei cartellini gialli totali: 33 quelli dell’Inter, ben 50 quelli del Palermo. Coi rosanero in assetto difensivo probabile un maggior numero di cartellini rifilati alla squadra di Mutti.
Probabili formazioni:
INTER: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Chivu; Obi, Zanetti, Cambiasso, Nagatomo; Sneijder, Pazzini.
PALERMO: Viviano, E. Pisano, Silvestre, Mantovani, Balzaretti, Migliaccio, Donati, E. Barreto, Ilicic, Miccoli, Budan.