Domenica sera c’è solo Milan-Inter. Il derby della Madonnina in questa stagione è fondamentale soprattutto per i nerazzurri. Vincere vorrebbe dire tornare in corsa per il titolo e risvegliare i desideri di mercato di Moratti, proprio quello che Allegri vuole evitare. Un pronostico? Il pareggio manca dal 2004.
Milan e Inter si ritrovano in campo a cinque mesi di distanza. Da quel 2-1 per i rossoneri (risultato esatto a suo tempo azzeccato dal veggente) del 6 agosto, che ha permesso ad Ibrahimovic e compagni di alzare al cielo la Supercoppa Italiana, qualcosa è cambiato negli equilibri delle due squadre. Soprattutto, l’Inter ha cambiato allenatore: allora c’era Gasperini, adesso Ranieri, che ha senza dubbio modificato tanto rispetto alla fallimentare passata gestione. Pochi concetti tattici, e semplici per il “Normal One”. Si rivede il gioco sulle fasce, grazie al ritorno di Maicon, al rendimento ritrovato di Nagatomo e alla crescita costante di Ricky Alvarez. Pazzini e soprattutto Milito hanno ricominciato a segnare, favoriti anche dai numerosi cross che arrivano dal fondo. Il Milan da un punto di vista tattico è invece lo stesso da ormai un anno, e quindi a quello della scorsa estate. Difesa impenetrabile con la coppia Nesta-Thiago Silva, quest’ultimo prezioso anche in fase di impostazione, centrocampo robusto schierato a tre, Boateng e Robinho sulla trequarti pronti nelle incursioni, favorite spesso da Ibrahimovic in veste di assist-man.
Probabili formazioni:
MILAN: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini (Zambrotta), Seedorf, Van Bommel, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
INTER: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso, Alvarez, Milito, Pazzini.
STATO DI FORMA
I risultati recenti dicono che tutte e due attraversano un ottimo momento di forma. Sette vittorie nelle ultime otto gare per l’Inter, dieci nelle ultime dodici per il Milan. Ranieri ha però per la prima volta in stagione praticamente tutti gli uomini a disposizione: l’unico assente è Stankovic. Anche Sneijder e Forlan sono recuperati e potrebbero rivelarsi prezioni anche a partita in corso. Allegri ha invece Antonini in non perfette condizioni, e Aquilani ko oltre al lungodegente Gattuso. Soprattutto a centrocampo Van Bommel, Seedorf e lo stesso Ambrosini, inizialmente in panchina, non sono al top e per questo motivo una delle maggiori lacune dell’Inter, quella di avere un centrocampo troppo lento, potrebbe non essere acuita dagli avversari.
I NUMERI
Anche la legge non scritta dei grandi numeri sembra suggerire il pareggio. Pensate, l’ultima stracittadina milanese ufficiale in assoluto conclusa in parità risale al 24 ottobre 2004 quando, in serie A, fu 0-0 in casa del Milan: l’andamento dei successivi 16 incontri ufficiali è di 9 successi rossoneri e di 7 vittorie nerazzurre. Il Milan è la squadra nel campionato in corso ad aver finora beneficiato del maggior numero di rigori a favore: sono 6, tutti realizzati da Ibrahimovic. Al contrario, l’Inter è una delle 2 squadre della serie A 2011/12, assieme al Cesena, ad aver finora subito il maggior numero di rigori a sfavore: sono già 6, di cui 3 realizzati e 3 falliti. Il Milan è una delle tre compagini di Serie A, acon Juventus e Lazio, ad aver finora guadagnato il maggior numero di punti nelle riprese rispetto ai risultati dei primi parziali di gioco: +7.
L’ARBITRO
Orsato di Schio, designato per questa fondamentale stracittadina, è al primo derby milanese in carriera. Il Milan con questo direttore di gara ha un bilancio di 5 vittorie, 3 pareggi ed 1 sconfitta, con un incrocio in questo campionato, relativo alla vittoria 2-0 a Cagliari. L’Inter – su 15 direzioni – conta 10 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, con un incrocio stagionale, 1-2 a Catania il 15 ottobre.
POSSESSO PALLA E CALCI D’ANGOLO
Il Milan ha una media minuti di possesso palla molto più alta di quella dei nerazzurri: 31’:06’’ contro 26’:47’’, merito anche di una maggiore precisione nei passaggi (il 72.7% quelli riusciti in casa rossonera contro il 67.9% degli uomini di Ranieri). Se il confronto nel possesso palla dovrebbe quindi, statistiche alla mano, sorridere al Milan, più equilibrato è il testa a testa sui calci d’angolo. L’Inter in media ne batte 5.8 a partita contro i 5.6 del Milan, e in effetti i nerazzurri col classico 4-4-2 voluto da Ranieri arrivano spesso sul fondo a cercare i cross per la testa di Pazzini o Militi, aumentando il numero di occasioni da cui possono scaturire gli angoli. A sorpresa qui si può puntare sul “2”.
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