Il 2012 della Premier League inizia alla grande per il veggente: ieri, insieme alla multipla, a segno anche il risultato esatto, 1-2 di Wolves-Chelsea a 7.75. Oggi si scende ancora in campo, e il programma prevede tre partite: Tottenham-West Bromwich Albion, Wigan-Sunderland e il big match Manchester City-Liverpool.
I passi falsi delle due squadre di Manchester tengono vive le speranze di titolo del Tottenham. Il tecnico Redknapp del resto, nemmeno un mese fa, aveva dichiarato apertamente che i suoi spurs erano in grado di centrare il massimo obiettivo. Il West Brom, sconfitto in casa 3-1 nella gara d’andata, nonostante le due recenti vittorie ottenute in trasferta sembra avversario alla portata di Gareth Bale e compagni. Anche perché Hodgson dovròà fare molto probabilmente a meno di due pezzi da novanta come Brunt e Long.
Convocati:
TOTTENHAM: Gomes, Friedel, Cudicini, Bale, Corluka, Bassong, King, Rose, Dawson, Kaboul, Gallas, Walker, Assou-Ekotto, Parker, Modric, Livermore, Lennon, Carroll, Falque, Sandro, Pienaar, Pavlyuchenko, Defoe, Dos Santos, Adebayor, Van der Vaart.
WEST BROM: Foster, Fulop, Jones, Jara Reyes, McAuley, Dawson, Tamas, Mattock, Shorey, Scharner, Brunt, Thorne, Dorrans, Thomas, Tchoyi, Cox, Fortune, Odemwingie, Long, Bednar, Morrison.
Che Martin O’Neil fosse un ottimo allenatore lo si poteva capire dal curriculum e dal fatto che fosse uno dei papabili per la panchina della nazionale inglese prima della nomina di Fabio Capello. Il suo arrivo al posto di Steve Bruce ha rigenerato il Sunderland, al punto da vincere l’ultima gara casalinga addirittura contro il Manchester City. La squadra ha mostrato grande solidità in difesa. Dopo avere tenuto testa a Dzeko, Nasri, Aguero e Silva, ripetersi contro i latics dovrebbe essere molto più semplice. Non soltanto per la più bassa caratura degli avversari Rodallega e Moses, quanto anche per la tattica solitamente attendista voluta dal tecnico Roberto Martinez, che dovendo fare a meno in difesa del capitano Gary Caldwell, dovrebbe optare per una formazione ancora più abbottonata. Le numerose assenze in casa Sunderland dovrebbero consigliare a O’Neil di fare altrettanto: Wes Brown, Titus Bramble e Phil Bardsley sono in dubbio, Michael Turner, Connor Wickham, Fraizer Campbell e Craig Gordon sicuri indisponibili.
Convocati:
WIGAN: Al Habsi, Alcaraz, Figueroa, Watson, Diame, Moses, Gomez, McCarthy, Di Santo, Jones, Stam, Van Aanholt, McArthur, Lopez, Thomas, Sammon, Maloney, Crusat, Gohouri, Rodallega, Pollitt, Kirkland.
SUNDERLAND: Mignolet, Westwood, Carson, Brown, O’Shea, Kilgallon, Laing, Egan, Cattermole, Richardson, Gardner, Vaughan, Larsson, Colback, Elmohamady, McClean, Meyler, Sessegnon, Bendtner, Wickham, Ji, R Noble.
La beffa in casa del Sunderland non è stata digerita da Roberto Mancini, che si aspetta una pronta reazione da parte dei suoi. In casa, del resto, fin qui i citizens hanno sempre vinto: nove partite su nove. Balotelli, che dovrebbe tornare titolare, dovrà fare i conti però insieme ai compagni con una squadra, il Liverpool, che in trasferta ha vinto ben cinque gare, due di queste all’Emirates Stadium e a Stamford Bridge, stadio, questo, espugnato anche in Carling Cup. Il tecnico italiano dovrà preparare inoltre un trattamento particolare per Gerrard, finalmente al rientro dopo due mesi e mezzo fermo ai box per un infortunio, e già decisivo da subentrato contro il Newcastle nell’ultima vittoria interna.
Convocati:
MANCHESTER CITY: Hart, Richards, Zabaleta, Lescott, Kompany, K Toure, Savic, Kolarov, Clichy, Nasri, Milner, Y Toure, Barry, De Jong, Hargreaves, Silva, Johnson, Dzeko, Aguero, Balotelli, Pantilimon.
LIVERPOOL: Reina, Johnson, Agger, Skrtel, Enrique, Downing, Gerrard, Adam, Spearing, Bellamy, Suarez, Doni, Kelly, Carragher, Shelvey, Rodriguez, Carroll, Kuyt.