Vigilia di capodanno con il diciannovesimo turno di Premier League. Come da tradizione, prima del cenone di San Silvestro, si scende in campo, e lo si farà per l’ultima giornata del girone di andata. Le due square di Manchester, United e City, si giocano il titolo di campione d’inverno.
Quale miglior regalo per il settantesimo compleanno di Sir Alex Ferguson se non una rotonda vittoria sul Blackburn con tanto di primato in classifica? Il Manchester United è atteso all’Old Trafford da un match facile facile contro una squadra, il Blackburn, tra le peggiori del campionato anche a causa della discutibile guida tecnica di Kean, contestato dai suoi stessi tifosi. Dalla sciagurata eliminazione dalla Champions League per mano del Basilea, in una notte molto sfortunata, il Manchester ha poi solo vinto. Quattro vittorie su quattro, con ben 16 gol all’attivo. Finalmente l’attacco si è sbloccato e contro la peggiore difesa del campionato l’over pare altamente probabile, nonostante le numerose assenze.
Convocati:
MANCHESTER UNITED: De Gea, Lindegaard, Amos, Rafael, Ferdinand, Evra, Jones, Fryers, Cole, Carrick, Valencia, Park, Gibson, Nani, Giggs, Macheda, Rooney, Welbeck, Berbatov, Hernandez, Diouf.
BLACKBURN: Bunn, Samba, Lowe, Hanley, Nzonzi, Rochina, Pedersen, Petrovic, Dunn, Hoilett, Olsson, Yakubu, Goodwillie, Formica, Roberts, Vukcevic, Slew, Blackman, Henley, Morris, Kean.
Missione compiuta per il Qpr che ha pareggiato sul campo dello Swansea: una boccata d’ossigeno per mettere fine all’emorragia di risultati negativi, tre sconfitte di fila. Ripetersi contro l’Arsenal sarà però molto difficile. I gunners ribolliranno di rabbia, visto il passo falso dell’ultimo turno contro i Wolves. Un pareggio amaro. Wenger non ha però rimproverato i suoi che hanno cercato la vittoria fino alla fine, bloccati solo dai miracoli del portiere avversario che, secondo il tecnico francese, ha giocato la partita della vita. Giocando così, contro questo Qpr in panne, la vittoria dovrebbe arrivare senza problemi.
Convocati:
ARSENAL: Szczesny, Djourou, Mertesacker, Koscielny, Vermaelen, Song, Ramsey, Arteta, Rosicky, Chamakh, Benayoun, Arshavin, Gervinho, Van Persie, Walcott, Almunia, Oxlade-Chamberlain, Coquelin, Miquel.
QPR:
La qualificazione agli ottavi di Champions col brillante successo ai danni del Valencia, e la successiva vittoria in Premier sulla capolista Manchester City, avevano illuso i tifosi dei blues. Poi però sono tornati i difetti di fabbrica evidenziati nella prima parte di stagione, in primis la difesa troppo distratta. Dall’undicesima alla quattordicesima giornata erano arrivate tre vittorie con tanto di “clean sheet” che avevano lasciato pensare ad una inversione di tendenza, e invece le quattro gare successive con almeno una rete al passivo hanno riportato il morale a terra. Il Chelsea è evidentemente una squadra da “gol”: sono tredici quelli collezionati fin qui dai blues. L’Aston Villa, che ritrova il suo bomber Darren Bent a fare coppia con Agbonlahor, ha le carte in regola per bucare Cech in una sfida che vede comunque favoriti i padroni di casa.
Convocati:
CHELSEA:
ASTON VILLA: Guzan, Hutton, Cuellar, Collins, Dunne, Clark, Warnock, Herd, Delph, Bannan, Petrov, Ireland, Albrighton, Bent, Agbonlahor, Delfouneso, N’Zogbia, Weimann, Marshall, Johnson, Gardner.
Lo Stoke, irresistibile al “Britannia Stadium” dove in passato sono cadute anche molte “big” della Premier, ospita il Wigan. I latics, spesso troppo rinunciatari in trasferta dove hanno perso ben sei volte segnando solo sei reti e subendone diciannove, faranno come di consueto gara difensiva, e alla lunga dovrebbero subire almeno un gol. La squadra di Pulis sa sfruttare al massimo sia le rimesse laterali che i calci piazzati (è la squadra che ha segnato più gol in campionato da fermo) grazie ai suoi numerosi colpitori di testa. Un fattore che potrebbe fare la differenza in questa sfida.
Convocati:
STOKE CITY: Sorensen, Woodgate, Shawcross, Upson, Huth, Wilson, Shotton, Whitehead, Whelan, Etherington, Palacios, Jones, Jerome, Walters, Crouch, Fuller, Pennant, Delap, Diao, Arismendi, Higginbotham, Wilkinson, Begovic.
WIGAN: Al Habsi, Caldwell, Alcaraz, Figueroa, Watson, Diame, Moses, Gomez, McCarthy, Di Santo, Jones, Stam, Van Aanholt, McArthur, Lopez, Thomas, Sammon, Maloney, Crusat, Gohouri, Rodallega, Pollitt, Kirkland.
Lo Swansea trova la via della rete con estrema difficoltà, il Tottenham con grande facilità. Una differenza non da poco nel gioco del calcio, visto che per vincere le partite serve mettere il pallone in fondo al sacco. Ebbene, lo Swansea nella metà delle partite fin qui disputate non è riuscito a segnare, mentre gli spurs sono rimasti a secco soltanto nella prima partita di campionato disputata. Era il 22 agosto, praticamente un secolo fa.
Convocati:
SWANSEA: Vorm, Williams, Taylor, Britton, Orlandi, Graham, Sinclair, Dyer, Dobbie, Routledge, Monk, Lita, Moore, Bessone, Rangel, Allen, Tremmel, Agustien, Gower, Richards, Moras.
TOTTENHAM: Vorm, Williams, Taylor, Britton, Orlandi, Graham, Sinclair, Dyer, Dobbie, Routledge, Monk, Lita, Moore, Bessone, Rangel, Allen, Tremmel, Agustien, Gower, Richards, Moras.