Il posticipo serale della domenica di Serie A, Roma-Lecce, non è proprio di cartello. Ma con la squadra di Luis Enrique c’è sempre da divertirsi, e in ottica scommesse non mancano le quote da prendere in considerazione. Su tutte, il “gol”.
Azzeccare la formazione che manderà in campo Luis Enrique per undici/undicesimi è forse più difficile che vincere una scommessa con moltiplicatore cento. Il tecnico spagnolo sorprende sempre e mai in questo campionato ha mandato in campo una formazione uguale per due volte di fila. C’è grande abbondanza in attacco, dove rientra Totti, meno in difesa a causa dell’infortunio di Burdisso. Cassetti nelle ultime apparizioni da difensore centrale è stato disastroso e quindi la coppia potrebbe essere formata da Heinze e dal rientrante Kjaer – che manca dalla nottataccia del derby, in cui fu espulso per fallo da rigore su Brocchi. Sulle fasce Luis Enrique vuole giocatori che spingono molto e che arrivano facilmente sul fondo a crossare. Considerata la perdurante assenza di Cicinho, e le caratteristiche non corrispondenti di Cassetti, a destra dovrebbe esserci ancora spazio per Rosi con José Angel a sinistra. Negli ultimi turni il tecnico spagnolo ha provato una variante a centrocampo. Non più De Rossi davanti la difesa, ma Gago, per sorprendere gli avversari con gli inserimenti di “Capitan Futuro”. Una soluzione del genere potrebbe ripetersi. O si potrebbe tornare all’impostazione di inizio campionato, cambia poco. Pesante l’assenza di Pizarro, retrocederà Pjanic a centrocampo. Tanti gli interrogativi in attacco. La soluzione più probabile è Totti alle spalle di Osvaldo e Bojan, ma Lamela scalpita e non va dimenticato Borriello che in casa è stato spesso utilizzato. Questo l’undici più plausibile, ma come scritto sopra, almeno una sorpresa Luis Enrique la tirerà fuori.
Non mancano le assenze più o meno pesanti anche nel Lecce di Di Francesco, un ex calciatore della Roma che ben conosce l’ambiente giallorosso e che sicuramente starà guardando al lavoro di Luis Enrique con un occhio di riguardo. Sono Di Michele, Giacomazzi, Mesbah e Muriel, attaccante colombiano squalificato che molto bene aveva fatto all’esordio a Cesena. Tomovic sarà spostato a sinistra con il rientrante Carrozzieri al centro della difesa. Due mediani, uno di rottura come Strasser, uno di impostazione come Grossmuller, e poi tre trequartisti alle spalle della punta unica Corvia: Cuadrado, Oliveira e Bertolacci. Sono loro i principali indiziati a fare male alla Roma.
Il leitmotiv dell’incontro è facile da indovinare: Roma in continuo possesso del pallone e in pressione nell’area avversaria per provare a sfruttare il primo errore della difesa avversaria. Su questo punto non ci sono dubbi, né sul fatto che prima o poi Totti e compagni dovrebbero riuscire a bucare la porta di Benassi, che ha dimostrato di andare in tilt quando messa sotto pressione come nella gara interna contro il Milan. Ma la quota che interessa, il “gol”, prevede che sia anche il Lecce a segnare almeno una volta. Ebbene la partita da un punto di vista tattico si presta ad un evenienza del genere. Il Lecce sta ottenendo ottimi risultati esclusivamente in trasferta, ovvero quando ha l’occasione di sfruttare gli ampi spazi che le squadre avversarie lasciano alle ripartenze di Cuadrado e compagni.
Proprio il colombiano – come si vede nel riquadro – potrebbe godere di grande libertà nelle ripartenze. Spesso le azioni offensive della Roma lasciano i soli difensori centrali dietro la linea del centrocampo e preferiscono l’attacco sulla zona sinistra col cross di José Angel, ancora a secco di assist vincenti in stagione. Molti di questi cross avvengono dopo una manovra piuttosto lenta e con la difesa schierata è difficile trovare il passaggio giusto. E così, da un’azione di questo tipo, si potrebbe verificare un rapido capovolgimento di fronte con Cuadrado che avrebbe metri a disposizione per sfruttare la sua velocità e mantenere la superiorità numerica (quattro contro tre o quattro contro quattro a seconda della posizione di Rosi sull’altra fascia). I contropiedi non sfruttati dal Novara nell’ultimo turno sono la conferma che la Roma lascia colpevolmente spazio a ripartenze del genere. Nell’ultima occasione a Cesena, Cuadrado ha fatto tutto da solo andando a segnare, ma all’occorrenza avrà la collaborazione di altri due giocatori veloci e abili negli inserimenti come Olivera e Bertolacci, pronti a sfruttare il movimento a portare via l’uomo di Corvia.