Bosnia-Portogallo è la sfida che promette più spettacolo, Repubblica Ceca-Montenegro quella in cui potrebbe scapparci la sorpresa. Nel segno dell’equilibrio Turchia-Croazia, l’Eire di Trapattoni parte coi favori del pronostico nella trasferta in Estonia.
Cliente peggiore al Portogallo non poteva capitare. La Bosnia ha rischiato di fare fuori la Francia, che in casa nell’ultimo turno con a disposizione due risultati su tre è andata sotto nel primo tempo riuscendo a rimontare solo nella ripresa. Gli assi della Bosnia ormai sono ben conosciuti a livello europeo, visto che giocano e con grande profitto nei top club. La stella è naturalmente l’attaccante del Manchester City Dzeko, che ha nel recuperato Ibisevic dell’Hoffenheim il suo partner d’attacco. Anche l’altro bosniaco dell’Hoffenheim, Salihovi, è tornato a disposizione, e sarà un’arma in più visto il suo mancino micidiale su calcio piazzato. A centrocampo gli altri punti fermi giocano in Italia, si tratta del romanista Pjanic, uomo assist dei giallorossi, e Lulic della Lazio che si sta riscoprendo valido anche sotto rete. I problemi per il tecnico Safet Sušić viene dalla difesa dove mancheranno Papac (terzino sinistro) e Pandža (centrale), squalificati, più l’infortunato Mujdža (terzino destro). Mancano i terzini titolari proprio contro una squadra che sulle fasce ha i suoi uomini migliori, Nani e Cristiano Ronaldo. Un problema non da poco: ad arretrare in difesa potrebbero essere Salihovic e Lulic: in quel caso il “gol” già molto probabile aumenterebbe la percentuale di possibilità. Tra i lusitani rispetto alla sconfitta in Danimarca tornato tra i convocati giocatori importanti come Pepe, Fabio Coentrao e Danny, tutti possibili titolari.
Probabili formazioni:
BOSNIA: Begovic, Jahic, Spahic, Salihovic, Lulic, Misimovic, Zahirovic, Rahimic, Pjanic, Dzeko, Ibisevic.
PORTOGALLO: Rui Patricio, Pereira, Pepe, Bruno Alves, Fabio Coentrao, Moutinho, Meireles, Martins, Nani, Postiga (Danny), Cristiano Ronaldo.
Hiddink è allenatore che raramente fallisce le qualificazioni alle fasi finali di Europei e Mondiali ma a questo giro dovrà davvero sudare sette camicie perché la sua Turchia ha meno mezzi tecnici della Croazia. Nelle ultime partite la sua squadra è stata poco convincente, e il fatto che non sia ancora riuscito a trovare un assetto base e undici titolari fissi lo sottolinea. La mancanza in cabina di regia di Sahin del Real Madrid, in recupero da un infortunio, pesa molto nell’economia del gioco. La difesa poi quando attaccata fa acqua soprattutto dalle parti di Cetin. Per la Croazia c’è qualche assenza importante come quelle di Lovren, Petric e Kranjcar ma le alternative non mancano al tecnico BIlic che può contare sull’ottimo momento di forma dell’attaccante del Wolfsburg Mandzukic.
Probabili formazioni:
TURCHIA: Demirel, Gonul, Cetin, Korkmaz, Balta, M. Aurelio, Emre, Hamit Altintop, Halil Altintop, Arda Turan, Yilmaz.
CROAZIA: Pletikosa, Srna, Corluka, Simunic, Pamic, Vukojevic, Modric, Perisic, Pranjić, Ilicevic, Mandzukic.
Una delle sorprese di questi spareggi potrebbe arrivare dalla sfida tra Repubblica Ceca e Montenegro. I bookmakers vedono favorita la squadra di casa, ma a ben vedere il livello tecnico tra le due è quasi alla pari. Il portiere Cech, che si è fratturato il naso nell’ultimo incontro di Premier League disputato con il Chelsea, giocherà oltre che con il caschetto anche con una mascherina. Sarà sicuro nelle uscite? Questi guai potrebbero fare felici Jovetic e Vucinic, duo d’attacco che la Repubblica Ceca può solo sognare attualmente. Baros è ormai stagionato, Pekhart troppo acerbo. Molto dipenderà da Rosický, giocatore che però ha smesso di essere decisivo da ormai troppo tempo, sempre condizionato dagli infortuni.
Probabili formazioni:
REPUBBLICA CECA: Cech, Gebreselassie, Kadlec, Hubnik, Sivok, Pudil, Rosicky, Petržela, Kolar, Jiracek, Baros.
MONTENEGRO: Bozovic, Basa, Dzudovic, Jovanovic, Savic, Vukcevic, Pekovic, Novakovic, Djalovic, Vucinic, Jovetic.
Trapattoni a causa degli infortuni di Long e di Keane, quest’ultimo in serio dubbio e con una condizione fisica approssimativa, si ritrova con un solo attaccante di ruolo, Kevin Doyle. Il punto forte dell’Eire è senza dubbio la difesa: su dieci gare del girone in ben cinque occasioni Given, portiere che dà sicurezza all’intero reparto, è rimasto con la porta inviolata. E del resto l’Eire è la solita squadra alla Trapattoni: poco spettacolare, ma assolutamente compatta e solida in difesa. Per l’Estonia, squadra per cui già gli spareggi sono un mezzo miracolo, la strada è in salita. Nel girone in casa ha perso da Slovenia e Italia, pareggiando con la Serbia senza mai segnare più di una rete in queste tre sfide probanti.
Probabili formazioni:
ESTONIA: Pareiko, Jaager, Piroja, Rahn, Teniste, Vunk, Purje, Klavan, Vassiljev, Kruglov, Kink.
EIRE: Given, O’Shea, Dunne, St Ledger, O’Dea, McGeady, Whelan, Andrews, Gibson, Duff, Doyle.
Questo contenuto è stato modificato 11 Novembre 2011 19:01
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