Dudi Sela gioca contro Marcel Granollers, finora protagonista di una stagione molto negativa. Analizziamo questa e altre tre partite di singolare maschile in programma nella seconda giornata.
Sfida tra due dei tantissimi ultratrentenni che popolano attualmente il circuito tennistico. Nelle ultime stagioni, dopo aver lungamente ottenuto risultati più che discreti, Mikhail Youzhny ha accusato un vistoso calo di rendimento. L’ex numero 8 del mondo, oltretutto, è atteso da un impegnativo match contro Nicolas Mahut, che è uno specialista dell’erba, superficie sulla quale il torneo di Wimbledon va in scena. Il francese dovrebbe approfittare delle attuali difficoltà del proprio avversario e ottenere una vittoria.
Albert Ramos Vinolas gioca molto bene sulla terra battuta: nello scorso mese di aprile, in particolare, è stato addirittura capace di arrivare in finale nel Masters 1000 di Montecarlo. Lo spagnolo, però, rischia di trovarsi in seria difficoltà sull’erba di Wimbledon: pochi giorni fa, perdendo al primo turno del torneo di Halle contro Andrey Rublev, ha confermato i propri limiti su una superficie che non ha mai amato particolarmente. Jordan Thompson, al contrario, possiede caratteristiche congeniali a questo tipo di campi: l’australiano appare favorito.
Marcel Granollers è stato finora protagonista di una stagione molto negativa: sull’erba, superficie che domina la scena in questa fase dell’anno, si trova solitamente ancor più in difficoltà che su altri campi. Dudi Sela sta vivendo un buon periodo: ha recentemente trionfato nel challenger di Nottingham, compiendo uno splendido percorso, concluso con un successo in finale ai danni di Thomas Fabbiano. L’israeliano parte favorito: potrebbe addirittura chiudere i conti senza cedere alcun set.
Due statunitensi si apprestano a dar vita a un match interessante. Classe 1997, Taylor Fritz rappresenta una grande speranza per il tennis a stelle e strisce, che nelle ultime stagioni non è riuscito a produrre veri e propri campioni – dopo aver potuto contare per molto tempo su autentici fenomeni – e si è affidato soprattutto a John Isner, il quale ha ormai trentadue anni. Questo confronto generazionale si preannuncia combattuto: entrambi i giocatori sono bravi al servizio, perciò le occasioni in risposta saranno poche. “Over 42.5 games” da provare.