Una discussione generale – e collaborativa, se vi va – sui giocatori che hanno già cambiato squadra in questo mercato invernale di Serie A, caso per caso (e in continuo aggiornamento). Cerchiamo di capire cosa potrebbero combinare, e valutiamo se al fantacalcio valga la pena acquistarli, tenerli o cederli.
Bruno PEKTOVIC — al Bologna (dal Trapani)
Il Bologna ha fatto un ottimo investimento prendendo Bruno Petkovic dal Trapani, attaccante giovane e dal grande potenziale. Petkovic è molto alto (192 centimetri), può ancora migliorare nel gioco aereo dove potrà fare maggiormente valere la sua stazza, ed è un calciatore molto tecnico, sa tirare molto bene anche i calci di punizione e ha un tiro potente e preciso. L’anno scorso Petkovic è stato uno dei migliori calciatori del Trapani – dove è arrivato nel corso del calciomercato invernale – che ha giocato la finale playoff: i suoi sette gol e otto assist sono stati di fondamentale importanza per la scalata della classifica della squadra allenata da Cosmi. Già dal maggiore numero di assist rispetto ai gol si capisce che Petkovic pur essendo altissimo non è una prima punta, ma ama giocare da seconda punta. Più che diventare il sostituto di Destro, Petkovic potrebbe liberare spazi per l’ex attaccante di Roma e Milan che finora ha deluso. Il problema è che Petkovic ha un problema a una spalla che lo sta limitando negli allenamenti, e per tutta la stagione in corso non è riuscito a raggiungere una buona condizione fisica, altrimenti non si spiegherebbe nemmeno l’ultima posizione del Trapani in Serie B. Quando raggiungerà il top della forma fisica, potrebbe trovare spazio, ma Donadoni dovrebbe cambiare modulo passando dal 4-3-3 a un 4-4-2 molto offensivo viste le caratteristiche degli esterni a sua disposizione. Per questo motivo è ipotizzabile un utilizzo di Petkovic soprattutto nelle partite in casa.
Danilo CATALDI — al Genoa (dalla Lazio)
Il giovane centrocampista dell’Under 21 italiana appena arrivato al Genoa ha subito avuto una maglia da titolare, e questo fa capire quanto Juric creda nelle sue potenzialità. Contro il Cagliari nonostante il risultato finale negativo, Cataldi ha giocato bene e ha tirato pure calci di punizione e calci d’angolo, mettendo in mostra la sua abilità nei cross e anche nei tiri dalla distanza. Partito Rincon e con Veloso attualmente infortunato, Cataldi nel Genoa sarà un titolare fisso e lo resterà molto probabilmente fino alla fine del campionato. Sarà un calciatore importante per il finale di stagione del Genoa, consigliabile anche per il fantacalcio perché a meno di infortuni farà numerose presenze e potrà regalare ogni tanto anche dei bonus proprio in virtù della sua abilità sulle palle inattive.
Adel TAARABT — al Genoa (dal Benfica)
Il fantasioso trequartista marocchino ha appena 27 anni ma la sua carriera sembra già quasi finita. Taarabt dopo la breve parentesi al Milan nella stagione 2013/2014 in cui ha fatto tutto sommato bene segnando quattro gol e facendo due assist in sedici partite, ha praticamente smesso di giocare. L’anno successivo al Qpr ha collezionato appena sette presenze tra problemi fisici e incomprensioni con l’allenatore, poi è passato al Benfica dove non è mai riuscito a giocare una partita con la prima squadra. Il limite principale di questo calciatore è il carattere: la qualità tecnica è indiscussa, ma serve a poco se non c’è volontà e voglia di sacrificarsi. Juric è uno che pretende massima intensità dai suoi calciatori, e per questo motivo se Taarabt non cambierà testa sarà difficile vederlo in campo. Se anche metterà il massimo impegno, prima di ritrovare una condizione fisica accettabile serviranno settimane, inoltre Juric potrebbe decidere di usarlo al massimo come “dodicesimo”, e farlo entrare in partita in corso. Se ritroverà motivazioni e riuscirà a riprendersi a livello atletico, Taarabt potrebbe essere un sostituto di valore per il Genoa, ma per tutti questi interrogativo per il fantacalcio sarebbe una scommessa troppo azzardata.
Roberto GAGLIARDINI — all’Inter (dall’Atalanta)
L’Inter ha preso in prestito per due milioni di euro con obbligo di riscatto fissato a 20 milioni di euro più bonus il centrocampista dell’Atalanta Roberto Gagliardini. Le cifre dell’affare per un calciatore che finora ha fatto solo quattordici presenze in Serie A sembrano abbastanza alte, ma Gagliardini è giovane (22 anni), è italiano e ha delle caratteristiche che potrebbero essere funzionali al tipo di gioco che ha in mente il nuovo allenatore dell’Inter Pioli. Gagliardini è un interno di centrocampo abbastanza veloce, abile più nella fase difensiva che quando c’è da attaccare: non è noto per i suoi passaggi in profondità né per i tiri dalla distanza.
È molto bravo a recuperare il pallone, e lo fa attaccando gli avversari, cercando costantemente gli anticipi. Pioli vuole fare giocare la sua Inter con il baricentro alto, puntando sul pressing: da centrocampista centrale Gagliardini è perfetto per mettere in pratica le idee dell’allenatore, molto più di Kondogbia rispetto al quale è anche più veloce nel liberarsi del pallone e nel dare il via all’azione con passaggi semplici, senza provare a strafare o a cercare inutili dribbling come spesso capita al francese. Gagliardini prenderà il posto di Kondogbia e potrebbe essere titolare anche quando tornerà Medel, se riuscirà subito a farsi valere e a dimostrare di meritare la fiducia che gli ha dato la sua nuova società. È un centrocampista che potrebbe prendere buoni voti al fantacalcio, ma niente di più, non aspettatevi tanti gol: non ha caratteristiche offensive, avrà compiti di equilibrio tattico per l’Inter, e il segreto del fantacalcio è invece provare a schierare quanti più trequartisti e ali è possibile.
Alberto AQUILANI — al Sassuolo (dal Pescara)
Per via degli infortuni di Biondini e Magnanelli, e per le precarie condizioni fisiche di Missiroli (che non è mai riuscito a giocare con continuità, nel corso di questa stagione), il Sassuolo ha deciso di rinforzare il centrocampo con Alberto Aquilani, calciatore che l’allenatore Di Francesco conosce molto bene. Con il recupero di Berardi e di altri calciatori a lungo fermi per infortunio, la squadra dovrebbe migliorare. L’allenatore ha subito dato fiducia ad Aquilani, un calciatore di eccellente tecnica che potrebbe inserirsi alla perfezione nel modulo e interpretare bene lo stile di gioco della squadra. Non è più giovanissimo, ma a 32 anni può dare ancora tanto, e Sassuolo potrebbe essere la sistemazione ideale. Aquilani potrebbe trovare spazio sia nel 4-3-3 come interno di centrocampo, con Sensi e Pellegrini (o Mazzitelli o Duncan), sia nel 4-2-3-1 come mediano, in coppia con Sensi. Non sarà titolare fisso, e le sue presenze dipenderanno anche dalle sue condizioni atletiche: in passato ha avuto problemi fisici con una certa frequenza, e il Sassuolo da questo punto di vista è già stato parecchio sfortunato, quest’anno.
Leonardo PAVOLETTI — al Napoli (dal Genoa)
In attesa di recuperare l’infortunato Milik, il Napoli ha pensato di rinforzare il suo attacco acquistando Leonardo Pavoletti dal Genoa. Questa del Napoli è una scelta rischiosa: sostituire un attaccante infortunato con un altro che negli ultimi due anni, per infortuni vari, è stato fermo complessivamente più di cinque mesi non era una valutazione poi così scontata. Ma quando sta bene (e le visite mediche sono andate bene) Pavoletti può essere considerato un rinforzo rilevante in qualsiasi rosa di Serie A. Il Napoli ha il migliore attacco del campionato e ha un modulo di gioco adatto a esaltare i centravanti. Gabbiadini – che pure resta un calciatore di alto livello – ha dimostrato di non essere una prima punta, di non conoscerne i movimenti. Per questo motivo, sebbene l’assenza di Milik rappresentasse per lui un’occasione irripetibile, Gabbiadini non è stato tenuto in gran considerazione. Sarri ha spesso preferito schierare Mertens, anche se il gioco e i movimenti dell’attacco sono un po’ cambiati con il nazionale belga nel ruolo di “falso nueve”.
Pavoletti è molto abile a sfruttare in area di rigore i cross che arrivano dalle fasce: rispetto a Milik è molto meno tecnico e meno abile nelle sponde, ma più forte nel gioco aereo, e ha già ampiamente dimostrato di avere una naturale inclinazione a fare gol. Nel Genoa ha fatto un gol ogni 129 minuti giocati, sempre con grande “freddezza”. Al Napoli il numero di occasioni da gol a sua disposizione dovrebbe aumentare, e di conseguenza il numero di gol, anche se il modo di giocare della squadra di Sarri cambierebbe leggermente: invece che attaccare centralmente palla a terra con gli inserimenti dei centrocampisti, il Napoli con Pavoletti in campo dovrà sfruttare di più i cambi di gioco e i cross dalle fasce. L’unico dubbio con Pavoletti al Napoli riguarda la sua fragilità fisica e – in ottica fantacalcio – il ritorno di Milik a febbraio: in campo ci sarà spazio solo per uno dei due.
Guglielmo STENDARDO — al Pescara (dall’Atalanta)
Fare peggio del girone di andata sarà difficile, per la difesa del Pescara, e con l’acquisto di Stendardo le cose potrebbero migliorare. Stendardo è un difensore di grande esperienza e in Serie A ha segnato ben 13 gol in carriera. Noi al fantacalcio preferiamo sempre e comunque i terzini, magari offensivi, ai difensori centrali, che magari un gol ogni tanto lo fanno, ma in compenso tendono a ricevere un troppo alto numero di ammonizioni.
Cesare BOVO — al Pescara (dal Torino)
Per lo stesso motivo, in ottica fantacalcio, è meglio non puntare sull’altro nuovo acquisto del Pescara, se non per avere un titolare fisso a disposizione nei casi di emergenza. Bovo migliorerà quasi certamente il rendimento della difesa del Pescara, e potrebbe tirare anche i calci piazzati. In caso è da preferire a Stendardo, che sarebbe titolare fisso solo in caso di passaggio alla difesa a cinque da parte di Oddo.
Tomas RINCON — alla Juventus (dal Genoa)
L’unico reparto che la Juventus può attualmente rinforzare è il centrocampo: tra porta, difesa e attacco è difficile trovare di meglio sul calciomercato, a meno di spendere quei milioni di euro che la società ha già utilizzato in estate per prendere Higuain. Il primo rinforzo di gennaio è Tomas Rincon, un calciatore dal quale la Juventus non si aspetta probabilmente il salto di qualità, ma che tornerà molto utile nel periodo più intenso della stagione, quando ci saranno le partite di campionato e quelle a eliminazione diretta in Champions League.
Nel Genoa Rincon ha sempre giocato da centrale di destra in un centrocampo a quattro, stesso ruolo che aveva nella sua precedente squadra di club, l’Amburgo. La Juventus finora ha sempre giocato con tre centrocampisti, e già questo sarà il primo adattamento a cui il nazionale venezuelano dovrà sottoporsi. Nel centrocampo a tre, dove andrebbe a finire? Il ruolo probabilmente più adatto sarebbe quello occupato attualmente da Khedira, ma l’ex Genoa è abbastanza abile con tutti e due i piedi, e quindi può giocare anche a sinistra al posto di Sturaro. Rispetto a Sturaro, ha la stessa aggressività e abilità nel pressing, ma una migliore tecnica individuale. Rincon è adattabile in tutti i ruoli del centrocampo a tre, anche se sarà difficile vederlo come regista, dara la sua maggiore propensione ad aggredire l’avversario piuttosto che dare ordine al gioco.
Per completare la formazione titolare su altissimi livelli per la Champions League, la Juventus avrebbe bisogno di un centrocampista più forte di Rincon, che è però una valida alternativa soprattutto per il campionato, fermo restando che non è un calciatore da fantacalcio. Dal venezuelano aspettatevi più falli e cartellini gialli che gol (in carriera ne ha fatti tre e in nazionale è ancora fermo a zero dopo 81 partite).
Juan Manuel ITURBE — al Torino (dalla Roma)
Iturbe ha giocato nella Roma per appena trentotto minuti in campionato, ma sul piano del rendimento ha combinato poco anche quando è stato titolare (in Europa League, competizione in cui ha giocato complessivamente per quattrocento minuti senza riuscire a fare né gol né assist). Uno dei calciatori più apprezzati e desiderati della stagione 2014/2015, quando giocava al Verona, si è completamente perso: nella Roma Iturbe non è mai riuscito a emergere. Dopo Ljajic e Iago Falque – entrambi con un passato alla Roma ed entrambi “rivitalizzati” da Mihajlovic – il Torino ha deciso di puntare sul nazionale paraguaiano. Spalletti ha parlato bene di Iturbe in più di un’occasione: è dotato di un’eccezionale accelerazione e di un tiro molto potente, e il potenziale non gli è mai mancato. Purtroppo per lui nella Roma non godeva più della fiducia dell’ambiente, e finiva sempre per prendere le decisioni meno opportune in fase di possesso palla, più che altro per paura di sbagliare.
A Torino proverà a ripristinare almeno in parte la sua valutazione, e se avrà la fortuna di fare gol subito – e di riacquisire subito fiducia nei propri mezzi – potrebbe essere un acquisto azzeccato. Pur giocando un calcio offensivo, rispetto alla Roma il Torino trova solitamente maggiori spazi da attaccare in contropiede, e questo è un bene per le caratteristiche tecniche di Iturbe. Per Mihajlovic però rappresenta un “lusso”, visto che sarà il quarto attaccante dietro gli intoccabili Ljajic-Belotti-Iago Falque, senza dimenticare il talentuoso Boyè. Il fanta-allenatore che ha invece intenzione di acquistarlo al fantacalcio deve quanto meno avere in rosa uno dei tre attaccanti titolari del Torino, visto che Iturbe non sarà titolare e sarà difficile che lo diventi, data la concorrenza.
Mauricio PINILLA — al Genoa (dall’Atalanta)
Per sostituire Pavoletti, ceduto al Napoli, il Genoa è andato sull'”usato sicuro” e ha tesserato Mauricio Pinilla, che tornerà a giocare per questa squadra dopo due anni trascorsi all’Atalanta. Pinilla – che in Serie A ha segnato 47 gol in 156 presenze – ha giocato nel Genoa appena 12 partite segnando 3 gol, ed è la squadra italiana con cui ha fatto peggio. In questa sua seconda esperienza troverà un allenatore diverso da Gasperini, che non gli ha dato fiducia nemmeno all’Atalanta: potrebbe fare meglio, fermo restando che il titolare da qui alla fine del campionato dovrebbe essere il giovane Simeone, che ha dimostrato il suo ottimo potenziale durante l’assenza per infortunio di Pavoletti, segnando sei gol. Per quanto riguarda il fantacalcio, puntare sulla coppia Simeone-Pinilla potrebbe essere una buona idea: il Genoa soprattutto in casa ha disputato grandi partite, e il gioco di Juric è fatto per mettere soprattutto l’attaccante centrale nelle condizioni di segnare.
Alberto GILARDINO — al Pescara (dall’Empoli)
Nel campionato di Serie A il Pescara ha la peggiore percentuale di conversione di tiri in gol (7%) e la peggiore precisione nel tiro (37%): l’acquisto di Gilardino dall’Empoli non potrà che migliorare queste statistiche, anche perché peggiorarle sarebbe difficile. L’errore principale del Pescara a inizio stagione è stato quello di insistere – con Oddo allenatore – a voler proporre un calcio d’attacco basato sul possesso palla, pur non avendo trovato un degno sostituto del fromboliere Lapadula, passato al Milan. Gilardino ha caratteristiche diverse rispetto a Lapadula, ma nonostante i 34 anni la predisposizione a fare gol è presumibilmente la stessa di quindici anni fa. Nel Pescara non dovrebbe avere compiti nella fase di non possesso palla, cosa che gli era richiesta da Martusciello a Empoli, e motivo principale per cui ha trovato poco spazio. Non sarà il solo Gilardino a salvare il Pescara, e non sarà Gilardino a farvi migliorare la classifica al fantacalcio, ma se avete spazio in rosa lo potete prendere come sesto attaccante, spendendo poco.
Bartosz BERESZYNSKI — alla Sampdoria (dal Legia Varsavia)
La Sampdoria ha acquistato un nuovo terzino destro, il ventiquattrenne polacco Bartosz Bereszynski. Ha tre presenze in nazionale, ed era titolare nel Legia Varsavia, squadra che ha recentemente partecipato alla fase a gironi di Champions League, tra l’altro con pessimi risultati (24 gol subiti su 6 partite). Bereszynski è un difensore tosto, e abile nei contrasti, ma – pur essendo veloce in progressione – nello scatto breve a volte sembra troppo lento. Nella Sampdoria dovrà fare i conti con la concorrenza di Pedro Pereira, diciottenne che ha giocato una gran partita contro il Napoli ma che ha caratteristiche completamente differenti: è più tecnico e più abile nel dribbling ma meno attento del polacco in fase di non possesso palla. Per questo motivo è ragionevole ipotizzare che Giampaolo possa schierare Pereira nella partite in casa, in cui la Sampdoria proverà ad attaccare, e Bereszynski in trasferta, quando ci sarà più da difendere. Per il fantacalcio, eventualmente, sono da prendere entrambi, e come caratteristiche è comunque da preferire Pereira, visto che è un calciatore più incline ad attaccare.
Leonardo MOROSINI e Andrea BEGHETTO — al Genoa (dal Brescia e dalla SPAL)
Il Genoa pensa al futuro e ha preso due giovani di prospettiva che hanno giocato molto bene nel girone di andata di Serie B. Morosini è un centrocampista offensivo o trequartista di 21 anni che si era fatto apprezzare già nella passata stagione, conclusa con 8 gol: ha esordito in Under 21 e in questo campionato ha già fatto quattro gol. Nel 3-4-3 di Juric potrebbe giocare da attaccante esterno, ruolo a cui però dovrà adattarsi visto che finora ha sempre giocato in una posizione più centrale ed è difficile da immaginare a centrocampo come sostituto di Rincon.
Andrea Beghetto ha 22 anni ed è un esterno di sinistra, potrebbe essere un eventuale sostituto di Laxalt o trovare spazio da esterno d’attacco. Ha un mancino molto preciso e nella Spal nel girone di andata ha fatto ben sette assist su tredici partite giocate, emergendo come uno tra i migliori giocatori della squadra rivelazione del campionato di Serie B.