7 cose da sapere sulla Confederations Cup

confederations cup#1 Comincia sabato questo (15 giugno) e finisce domenica 30, per un totale di 16 partite. In Italia le partite saranno trasmesse in diretta dalla Rai (telecronaca Bizzotto-Dossena) e da Sky (Caressa-Bergomi). Siccome lì giocano nel primo pomeriggio, noi qui le vedremo tutte alle 21 eccetto quattro a mezzanotte (tra cui la finale).

#2 Proprio le basi: la Confederations si gioca ogni 4 anni nello stesso paese che nell’anno seguente ospiterà il mondiale – stavolta è il Brasile – e partecipano le 6 nazionali che hanno vinto le ultime rispettive competizioni di confederazione, e che stavolta sono Spagna (UEFA), Nigeria (CAF), Uruguay (CONMEBOL), Giappone (AFC), Tahiti (OFC) e Messico (CONCACAF) + la squadra del paese ospitante (Brasile) e quella che ha vinto l’ultima edizione del Mondiale. L’Italia partecipa perché la Spagna, avendo vinto sia l’ultimo Mondiale sia l’ultimo Europeo, libera un posto che viene occupato dalla seconda classificata al campionato di confederazione, cioè noi, che perdemmo malamente la finale contro la Spagna.

#3 Funzione che le 8 squadre sono divise in due gironi, A e B. In ogni girone le 4 squadre si affrontano tra di loro una volta, e le prime due classificate di ciascun girone al termine della prima fase vanno a giocare semifinali e finale (anche per il terzo posto): la prima classificata del girone A affronta la seconda del girone B, e la prima del girone B affronta la seconda del girone A.

#4 Verrà usata per la prima volta in campo la tecnologia GoalControl 4D GmbH, che tramite l’utilizzo di 14 telecamere dovrebbe risolvere quella spiacevole cosa del gol fantasma, e quantomeno rimuovere dalle conversazioni da bar il pretesto per attaccare con le solite insostenibili lagne.

#5 L’Uruguay gioca con una maglia fichissima, cose da ventesimo secolo, che è un omaggio alla nazionale che vinse l’oro ai Giochi Olimpici a Parigi nel 1924. A noi piace. Assai.

#6 Non esiste una mascotte ufficiale del torneo ma già che siamo in Brasile dovremmo cominciare a vedere in giro la mascotte dei Mondiali dell’anno prossimo, Fuleco (che dovrebbe essere un armadillo, malgrado la faccia da Z la formica).

#7 La favorita per la vittoria finale secondo i bookmakers è il Brasile, e la quota più alta è 2.50 su Betclic; a seguire c’è la Spagna a 2.65 su Paddypower. E però la Spagna gioca benissimo – e sempre allo stesso modo – da sei anni, puntando tutto sul possesso palla. Probabilmente è più forte del Brasile, che invece deve ancora trovare un modulo di gioco stabile: l’allenatore Scolari non ha le idee chiare ma ha tantissimi giocatori di talento a disposizione, e forse il Brasile avrà maggiori stimoli di tutte le altre nazionali. È un torneo amichevole ma non vincerlo in casa provocherebbe sulla stampa polemiche scoccianti, che sarebbe meglio evitare per arrivare sereni al Mondiale. Su Paddypower c’è il rimborso delle singole sul vincente torneo se la Confederations Cup sarà vinta dall’Italia.

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