Atletico Madrid-Leicester è la partita apparentemente meno attraente di questi quarti di finale di Champions League, ma presenta comunque diversi motivi di interesse e almeno un punto in comune tra le due squadre. Ecco le probabili formazioni, le ultime news, i pronostici e le altre cose da sapere.
L’Atletico Madrid e il Leicester si trovano ai quarti di finale di Champions League con premesse e ambizioni stagionali molto diverse ma in condizioni simili per alcuni aspetti. Per entrambe le squadre – ed è forse questo l’unico punto in comune – la Champions League è finita per essere la competizione a cui è stata destinata maggiore concentrazione da parte dei giocatori, rispetto a quanto accaduto in campionato.
L’Atletico Madrid non è mai stato in grado di contendere al Real Madrid e al Barcellona il titolo di questa stagione, e anzi fino a qualche settimana fa non era nemmeno terzo in classifica. Quanto al Leicester di quest’anno l’ipotesi di difendere il titolo clamorosamente vinto nella stagione scorsa è diventata in brevissimo tempo impraticabile e folle, per lasciare spazio alla ben più stringente necessità di far punti per restare in Premier League e non retrocedere.
Come sono arrivate ai quarti di finale
Il Leicester ha ottenuto la qualificazione ai quarti battendo 2-0 il Siviglia nella partita di ritorno degli ottavi, al Leicester City Stadium. È stata una partita molto più complicata del previsto, per il Siviglia, che in trasferta ormai da diverso tempo fa molta fatica a giocare bene. A molti è parso, ad ogni modo, che una parte rilevante della qualificazione il Leicester l’avesse ottenuta nella partita di andata, perdendo “soltanto” 2-1, e cioè segnando un gol (Vardy) che ha completamente cambiato la preparazione della partita di ritorno per entrambe le squadre. Grazie anche al vantaggio psicologico di giocare da “underdog” – da squadra che anche solo raggiungere gli ottavi è una festa – il Leicester, al primo anno in Champions League, è così riuscito a far fuori una squadra di tradizione molto più lunga e illustre nelle competizioni europee. Più o meno allo stesso modo, nella fase a gironi, era riuscito a qualificarsi al primo posto nel gruppo G davanti a Porto, Copenhagen e Club Brugge.
L’Atletico Madrid è uscito vincente dagli ottavi dopo due partite contro il Bayer Leverkusen, un avversario già affrontato e battuto due stagioni fa, ai calci di rigore, negli ottavi di questa stessa competizione. È andata molto diversamente, stavolta: l’Atletico Madrid ha stravinto 4-2 all’andata in Germania, rendendo praticamente superflua la partita di ritorno al “Vicente Calderon”, poi finita 0-0. La “fame” di vittorie dell’Atletico Madrid in questa edizione della Champions League è attestata anche dallo strepitoso andamento nella fase a gironi: primo posto con 15 punti nel gruppo D insieme al Bayern Monaco, arrivato secondo davanti a Rostov e PSV Eindhoven.
Come sta il Leicester
Dopo essere stato eliminato da tutte le competizioni nazionali e aver perso la bellezza di 18 partite tra campionato e coppe, il Leicester è arrivato alla partita di andata degli ottavi contro il Siviglia, a metà febbraio, da quartultima in campionato, con un solo punto di vantaggio sullo Hull, prima squadra in zona retrocessione. Dopo la sconfitta per 2-1 al “Ramón Sánchez-Pizjuán” – peraltro da molti e da subito ritenuta un ottimo risultato – l’allenatore Claudio Ranieri è stato esonerato, suscitando una lunga serie di indignate reazioni mediatiche e accuse di ingratitudine (specialmente in Italia) nei confronti di uno dei principali responsabili dello storico successo in Premier League nella stagione scorsa.
Da quel momento – curiosamente secondo alcuni, prevedibilmente secondo altri – il Leicester ha vinto sei partite su sei, battendo tra le altre squadre il Liverpool in casa (3-1), il West Ham in trasferta (3-2) e il Siviglia stesso nella partita di ritorno, vinta 2-0. Soltanto nella partita di campionato di domenica scorsa, in casa dell’Everton, il Leicester ha ottenuto una sconfitta (4-2), unico risultato diverso dalla vittoria in un mese e mezzo di partite. Questa serie di vittorie ha permesso alla squadra ora allenata dall’ex vice di Ranieri, Craig Shakespeare, di portarsi a metà classifica, con un rassicurante margine di vantaggio sulla zona retrocessione (otto punti) e un numeroso gruppo di squadre nel mezzo.
Come sta l’Atletico Madrid
L’Atletico viene da una partita molto impegnativa ma gratificante: sabato scorso ha giocato il derby di Madrid contro il Real, al “Bernabeu”, e ottenuto un pareggio per 1-1 raggiunto soltanto all’85° minuto grazie a un gol di Griezmann, dopo il vantaggio provvisorio del Real Madrid all’inizio del secondo tempo. Dopo un pessimo periodo di forma in campionato tra novembre e dicembre, piano piano, l’Atletico Madrid è riuscito a riottenere il terzo posto in classifica, che gli era stato per lungo tempo sottratto dal Siviglia di Sampaoli, ora quarto con un punto in meno. I giocatori stanno quasi tutti bene, compresi due centrocampisti fondamentali – Carrasco e Saul Niguez – spesso incaricati di “svoltare” le partite dell’Atletico Madrid quando gli attaccanti sono o particolarmente marcati o particolarmente stanchi.
In campionato ci sono ancora dieci punti di svantaggio, tra il Real Madrid, primo, e l’Atletico Madrid, terzo, ma la sensazione è che la squadra di Simeone possa riuscire a mantenere quantomeno il terzo posto fino alla fine, difendendo la posizione dai probabili attacchi del Siviglia, che non ha più altri obiettivi stagionali a parte il terzo posto.
Chi gioca e chi manca
Da alcune settimane nell’Atletico Madrid mancano per infortunio l’attaccante Gameiro e il terzino destro Sime Vrsaljko, indisponibili anche in questa partita di andata contro il Leicester. Pur avendo entrambi ricoperto ruoli da titolare per molta parte della stagione, non si tratta di assenze gravi: in entrambi i casi l’Atletico ha soluzioni tattiche alternative molto collaudate (Juanfran e Fernando Torres) e sovente preferite da Simeone anche in circostanze normali.
Più rilevante potrebbe essere l’assenza del capitano Wes Morgan, infortunato alla schiena, nella difesa del Leicester. Sia Benalouane che Marcin Wasilewski sono una valida alternativa nella linea centrale, ma in entrambi i casi il Leicester ci perde qualcosa. Non sta benissimo – per un fastidio all’inguine – anche Wilfried Ndidi, la cui partecipazione alla partita appare comunque piuttosto probabile lo stesso.
Il pronostico
L’Atletico Madrid si trova in una condizione che per alcuni versi ricorda quella del Chelsea in questa competizione a metà degli anni Duemila: dopo tre semifinali e una finale perse in cinque anni consecutivi, riuscì a vincere l’agognato trofeo due stagioni dopo, nel 2012. La frustrazione dell’Atletico Madrid, se possibile, è persino maggiore: dal 2013-2014 ha perso due finali di Champions League in tre edizioni consecutive contro lo stesso avversario, il Real Madrid (che lo ha battuto anche nella stagione di mezzo, ai quarti). La recente abitudine acquisita da questa squadra a giocare ad alti livelli in questa competizione – abitudine evidentemente sostenuta da un’ambizione coltivata così a lungo – è tale da rendere perfettamente costante il livello di impegno profuso dai giocatori in ogni partita.
Sono tre stagioni, in altre parole, che l’Atletico Madrid in Champions League non ne sbaglia neanche una, o quasi. Che per l’Atletico Madrid, non sbagliarne neanche una, si traduce il più delle volte in non prendere gol, in virtù delle proprie caratteristiche di gioco e di approccio alle partite. Tenendo bene a mente l’esempio recente rappresentato dal Siviglia negli ottavi di finale, nella preparazione della partita Simeone avrà concentrato le attenzioni quasi interamente sulla fase difensiva, forse persino più del solito, per impedire al Leicester a tutti i costi – anche a costo di vincere di misura, per esempio – di tenere aperta la qualificazione segnando un gol al “Vicente Calderon”.
Le probabili formazioni:
ATLETICO MADRID: Oblak; Juanfran, Savic, Godin, Filipe Luis; Gabi, Koke, Saul Niguez, Carrasco; Griezmann, Fernando Torres.
LEICESTER: Schmeichel; Simpson, Benalouane (o Wasilewski), Huth, Fuchs; Drinkwater, Ndidi (o King), Albrighton, Mahrez; Vardy, Slimani (o Okazaki).
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