Approfondimenti, probabili formazioni e pronostici riguardo Inter-Southampton, Slovan Liberec-Fiorentina (ore 19:00), Rapid Vienna-Sassuolo e Roma-Austria Vienna (ore 21:05), le partite delle squadre italiane che andranno in campo per il terzo turno della fase a gironi di Europa League.
INTER – SOUTHAMPTON | giovedì ore 19:00
La vittoria sulla Juventus è ormai un lontano ricordo: le sconfitte recenti contro Sparta Praga, Roma e l’ultima clamorosa contro il Cagliari hanno demoralizzato e impaurito nuovamente i calciatori dell’Inter e l’allenatore De Boer pare sia a rischio esonero. La partita di questo terzo turno di Europa League è di fondamentale importanza per l’Inter, che è ancora ferma a zero punti e che in caso di mancata vittoria sarebbe quasi certa dell’eliminazione. Dopo le figuracce fatte in casa contro l’Hapoel Beer Sheva e in trasferta contro lo Sparta Praga, stavolta De Boer dovrebbe mandare in campo una formazione più vicina a quella solitamente titolare, fermo restando che Joao Mario, Kondogbia, Jovetic e Gabigol non fanno parte della lista Uefa per motivi di fair play finanziario e non potranno per questo motivo essere utilizzati. Soprattutto l’assenza del centrocampista portoghese peserà in negativo, visto che le partite migliori finora l’Inter le ha giocate con Joao Mario in campo, unico calciatore in grado con Banega di fare da collante tra centrocampo e attacco. L’unico insieme a Brozovic, calciatore che nell’ultimo mese non è mai stato schierato da De Boer e che visto il momento delicato dovrebbe invece essere richiamato in causa. Per il resto l’allenatore olandese dovrebbe scegliere Nagatomo e Santon sulle fasce e dare un posto da titolare a Gnoukouri a centrocampo e a Eder in attacco, dove ci sarà per la prima volta dall’inizio in Europa League Icardi.
Il problema è che l’Inter ha fatto zero punti contro due squadre abbordabili come Hapoel Beer Sheva e Sparta Praga e ora si ritrova costretta a vincere affrontando l’unica squadra forte del girone, il Southampton, che tra l’altro dopo un avvio di stagione così così si è ripreso alla grande e nelle ultime sette partite ha subito un solo gol, su calcio di rigore e nel finale dell’ultima partita di campionato contro il Burnley in cui era in vantaggio di tre gol. Il nuovo allenatore Puel non sta facendo rimpiangere Koeman – passato all’Everton – e nonostante la partenza di alcuni calciatori titolari lo scorso anno come Wanyama, Pellè e Mane la squadra ultimamente sta facendo bene anche sul piano offensivo grazie ai gol dei nuovi arrivati Austin e Redmond. In fase d’attacco il più decisivo è però il nazionale serbo Tadic, che è il calciatore della Premier League che ha creato più occasioni da gol su azione.
Il Southampton difende molto bene e per l’Inter – che ha parecchie difficoltà a creare gioco e occasioni nonostante il modulo sulla carta offensivo di De Boer – sarà difficile fare gol a Foster, uno dei migliori portieri del campionato inglese. Allo stesso tempo il Southampton ha dei calciatori come Redmond e Tadic che potrebbero mettere in difficoltà i terzini dell’Inter: sulle fasce, a parte forse Ansaldi, l’Inter continua a essere carente sia in fase offensiva sia in fase difensiva.
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Le probabili formazioni:
INTER: Handanovic, Nagatomo, Miranda, Murillo, Santon, Medel, Brozovic, Gnoukouri, Eder, Candreva, Icardi.
SOUTHAMPTON: Forster, Martina, Van Dijk, Yoshida, Targett, Højbjerg, Romeu, Clasie, Tadic, Long, Austin.
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SLOVAN LIBEREC – FIORENTINA | giovedì ore 19:00
La Fiorentina ha confermato in pieno contro l’Atalanta i suoi attuali problemi a livello offensivo: la squadra allenata da Paulo Sousa non solo ha fatto finora appena 6 gol su 7 partite di Serie A, ma ha creato anche poche occasioni da gol nel corso di queste partite. Quella della Fiorentina è una involuzione difficile da spiegare, ha diminuito il possesso palla e la produzione offensiva in modo netto rispetto alla fase iniziale dello scorso campionato in cui era finita addirittura in prima posizione in classifica. In mezzo a tutte queste difficoltà, l’unico dato positivo è quello che riguarda i gol subiti, appena 6 in campionato, anche se contro l’Atalanta si è rinnovata la sensazione che finora ci sia stata anche una buona dose di fortuna, visti i tanti errori sotto porta della squadra avversaria.
In Europa League quanto meno le cose finora sono andate bene, la Fiorentina ha quattro punti dopo le prime due giornate e affronta ora la squadra più in difficoltà del girone, lo Slovan Liberec, che nel campionato slovacco occupa addirittura la terzultima posizione con 9 punti fatti dopo 9 giornate. Paulo Sousa vuole ottenere la qualificazione al turno successivo il prima possibile e così farà un turn over limitato in questa partita. Visto che la difesa sta andando molto bene, l’allenatore portoghese confermerà il portiere Tatarusanu e i due centrali Gonzalo Rodriguez e Astori, uno dei migliori domenica contro l’Atalanta. I cambi saranno più numerosi tra centrocampo e attacco: resteranno fuori Bernardeschi e Kalinic, saranno sicuri titolari Tello e Babacar.
La Fiorentina dovrà fare massima attenzione contro lo Slovan Liberec, che visto l’andamento molto negativo in campionato vede nell’Europa League l’unica possibilità di salvare la stagione superando la fase a gironi per la seconda volta nella sua storia. Una curiosità: lo Slovan Liberec nelle prime due partite del girone ha fatto gol già al primo minuto ma ha poi conquistato appena un punto in classifica. Jan Sýkora ci ha messo meno di 11 secondi per segnare alla prima giornata in casa del Qarabağ – record della competizione – mentre Nikolai Komlinchenko ne ha impiegati 41 per fare gol al PAOK alla seconda.
Le probabili formazioni:
SLOVAN LIBEREC: Dúbravka, Coufal, Hovorka, Karafiát, Bartošák, Breite, Sýkora, Bartl, Ševčík, Vůch, Baroš.
FIORENTINA: Tatarusanu, Astori, Gonzalo Roriguez, Tomovic, Tello, Vecino, Sanchez, Maxi Olivera, Borja Valero, Ilicic, Babacar.
RAPID VIENNA – SASSUOLO | giovedì ore 21:05
Il Sassuolo – alla sua prima partecipazione in una competizione europea – dopo l’Athletic Bilbao si ritrova ad affrontare un’altra squadra di grande tradizione, il Rapid Vienna, che oltre ad avere vinto 32 campionati nazionali vanta anche cinquanta partecipazioni alle competizioni europee e due finali di Coppa delle Coppe nel 1985 e nel 1996, entrambe perse. Per il Sassuolo sarebbe una grande soddisfazione – dopo avere preso a pallate l’Athletic Bilbao – battere il Rapid Vienna, anche perché nella seconda giornata la squadra allenata da Di Francesco ha preso una brutta batosta in casa del Genk e il girone è quanto mai equilibrato, con tutte e quattro le squadre a quota tre punti. Per il Sassuolo sarà importante non perdere e dimostrare di sapere fare risultato anche in trasferta, dove il rendimento finora non è stato all’altezza di quello mostrato in casa dove ha vinto tutte le partite stagionali, inclusa quella poi persa a tavolino contro il Pescara.
Il Sassuolo in questa edizione di Europa League inclusi i turni preliminari ha segnato solo un gol in trasferta e ne ha sempre subito almeno uno. La sensazione è che sarà difficile mantenere la porta inviolata per la prima volta in trasferta proprio contro il Rapid Vienna che – avendo iniziato male il campionato dove è quinto in classifica con appena 17 punti su 11 partite a -11 dallo Sturm Graz primo in classifica – punta molto sull’Europa League per ritrovare entusiasmo e salvare parzialmente la stagione. I calciatori migliori tra l’altro il Rapid Vienna li ha proprio tra centrocampo e attacco: il più forte è il trequartista Louis Schaub – nazionale austriaco – e meritano di essere menzionati anche il centrocampista Schwab, il giovane attaccante brasiliano Joeliton e il nazionale islandese Traustason, ala sinistra.
Di Francesco non potrà contare su Berardi, Missiroli, Duncan e Letschert ma tutti i suoi calciatori si sono fatti trovare pronti quando chiamati in causa e la forza di questo gruppo finora è stata anche quella di sapere fare necessità virtù. Nell’ultima partita di campionato ad esempio i gol che sono serviti per battere in rimonta il Crotone sono stati segnati da Sensi e Iemmello che finora erano stati poco impiegati dall’allenatore, nel caso di Sensi anche per via di un infortunio. A proposito, rispetto alla trasferta belga del secondo turno in cui mancavano ben nove calciatori per infortunio, Di Francesco non è in emergenza totale e può anche gestire il turn over in vista di questa sfida.
La possibilità di subire un gol va messa in conto, ma il Sassuolo ha buone possibilità di tornare da Vienna con almeno un punto che sarebbe utilissimo in ottica qualificazione.
Le probabili formazioni:
RAPID VIENNA: Strebinger, Pavelic, Dibon, Schosswendter, Schrammel, Mocinic, Grahovac, Schaub, Schwab, Traustason, Joelinton.
SASSUOLO: Consigli, Lirola, Antei, Acerbi, Peluso, Pellegrini, Magnanelli, Mazzitelli, Politano, Matri, Ragusa.
ROMA – AUSTRIA VIENNA | giovedì ore 21:05
La Roma ha vinto una partita molto importante in campionato sabato scorso contro il Napoli, ma l’eccessivo entusiasmo e il massiccio turn over che farà Spalletti in questa partita rischiano di complicare la situazione in vista della sfida contro l’Austria Vienna, quanto meno in avvio di partita. La Roma ha un potenziale altissimo e lo ha dimostrato in questo avvio di stagione soprattutto a livello offensivo, e ora che anche Dzeko ha iniziato a segnare con continuità i risultati non possono che migliorare. La vera svolta in questa prima parte di stagione è stata però a livello tattico, quando Spalletti – dopo la batosta di Torino – ha capito che non era possibile continuare a giocare contemporaneamente con due terzini offensivi come Florenzi e Bruno Peres. Anche noi del Veggente ne avevamo scritto prima della partita contro l’Inter.
Spalletti nelle ultime partite ha impiegato Florenzi e Bruno Peres come terzini, il problema è che senza un difensore affidabile al fianco di Manolas giocare così equivale a regalare almeno un gol alla squadra avversaria, perché tutti e due gli esterni sono abilissimi ad attaccare, molto meno quando c’è da difendere. Bruno Peres contro il Torino ha fatto parecchi danni, ma le colpe non sono tutte sue: gioca in una fascia diversa da quella di sua competenza, e il suo meglio lo dà da esterno di centrocampo nel 3-5-2, non è un terzino da 4-4-2, per intenderci.
Giocando con un solo terzino offensivo a destra e inserendone uno più difensivo a sinistra passando alla difesa a “tre e mezzo” come ha detto Spalletti, la Roma è sembrata più equilibrata e solida a livello difensivo, e questo nonostante Juan Jesus non sia un fenomeno, anzi.
Contro l’Austria Vienna, Spalletti farà un turn over massiccio anche perché in caso il risultato non dovesse essere positivo avrebbe la possibilità di porre rimendio nel secondo tempo pescando dalla panchina Salah e Dzeko. In porta ci sarà Alisson, in difesa i centrali saranno Fazio e Manolas con Emerson rispolverato nel ruolo di terzino sinistro. A centrocampo – squalificato De Rossi – potrebbe partire titolare il brasiliano Gerson, fin qui oggetto misterioso, mentre in attacco quasi sicuramente il tridente sarà formato da Totti, El Shaarawy e Iturbe, che dei tre è senza dubbio quello che merita di meno una chance da titolare. Con questa formazione avere ragione dell’Austria Vienna già nel primo tempo non è scontato, c’è comunque da aspettarsi una partita con parecchi gol. La Roma è una squadra da “over 2.5”, l’Austria Vienna pure: ne ha fatti nove su undici partite nel campionato austriaco, e solo nell’ultimo turno non ha subito almeno un gol.
Le probabili formazioni:
ROMA: Alisson, Florenzi, Manolas, Fazio, Emerson, Nainggolan, Paredes, Gerson, Iturbe, Totti, El Shaarawy.
AUSTRIA VIENNA: Almer, Larsen, Stronati, Filipovic, Martschinko, Holtzhauser, Serbest, Venuto, Grünwald, Pires, Kayode.
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