Nella tarda nottata di venerdì (le 03:30 in Italia) comincia la Coppa America 2016, l’edizione del “centenario”, che si svolgerà negli Stati Uniti fino al 26 giugno: si comincia con le due partite del gruppo A.
Da sapere, prima di tutto
Venerdì notte comincia negli Stati Uniti un’edizione speciale, “celebrativa”, della Coppa America, la più importante competizione per nazionali del continente americano, cui il Veggente in anni recenti ha dedicato molta attenzione. È un torneo la cui cadenza – teoricamente quadriennale (come i Mondiali e gli Europei) – non viene rispettata con particolare regolarità, e cambia spesso a seconda delle circostanze e in base alle volontà delle squadre partecipanti. L’ultima edizione, per esempio, è stata disputata l’anno scorso (è stata vinta dal Cile, la nazionale ospitante), e la seguente avrebbe dovuto svolgersi nel 2019: invece, nel mezzo, è stato deciso di giocarne una quest’anno – sarà la 45ª edizione – per celebrare i cento anni dalla nascita del torneo.
Compatibilmente con gli orari delle partite qui in Italia, e con il resto del lavoro per Euro 2016, cercheremo anche quest’anno di seguire la Coppa America in diretta e con attenzione. Se ci scappa qualche cronaca live su Twitter, ne daremo preavviso di volta in volta nell’articolo dedicato alle partite del giorno.
STATI UNITI – COLOMBIA | sabato ore 03:30
Delle nazionali sudamericane comunemente ritenute non-scarse, la Colombia – che anzi è quarta nel ranking FIFA, altro che non-scarsa – è quella che negli ultimi tempi ha però deluso maggiormente le aspettative. Alla scorsa edizione della Coppa America – in cui ha complessivamente segnato un solo gol – si è qualificata alle fasi a eliminazione diretta come seconda migliore terza nei gironi (tu pensa che edizione), ed è stata subito eliminata ai quarti dall’Argentina ai calci di rigore. Nelle più recenti partite di qualificazione al Mondiale del 2018, poi, ha vinto solo contro Perù, Bolivia ed Ecuador e ha perso contro nazionali più forti come Uruguay e Argentina (al momento è in quinta posizione nel super girone unico da dieci squadre).
Uno dei migliori, o quantomeno di quelli che non hanno sfigurato, è stato il ventiquattrenne difensore Jeison Murillo, poi acquistato dall’Inter e reduce da una stagione tutto sommato relativamente positiva. Il trequartista James Rodriguez, uno dei più apprezzati al Mondiale in Brasile nel 2014, viene invece da una stagione in cui ha partecipato praticamente per niente agli inattesi successi del Real Madrid. Altri giocatori noti della Colombia non sono invece stati convocati neppure (Jackson Martinez, Falcao, Teo Gutierrez, ma manco Muriel e Ibarbo).
La squadra allenata da José Pekerman – che invece sul capitano Rodriguez dice di voler puntare moltissimo – ha giocato di recente soltanto una partita, domenica scorsa: ha vinto 3-1 contro Haiti, ma è stato meno semplice del previsto. Passata in vantaggio con un gol di Dayro Moreno, centravanti del Tijuana, la Colombia si è fatta riprendere con un gol di testa segnato da calcio d’angolo dal terzino sinistro di Haiti, Wilde-Donald Guerrier. Poi, all’inizio del secondo tempo, Haiti è rimasta in dieci e la Colombia ne ha segnati due con Cuadrado e con il giovane centravanti Roger Martinez. Nonostante l’inconsistenza dell’avversario, l’impressione è stata che la Colombia – che ha schierato Bacca e Dayro Moreno titolari davanti a Cuadrado – costruisca azioni d’attacco con grandissima farraginosità e imprecisione.
È anche in ragione di questi recenti demeriti della Colombia che gli Stati Uniti – nazionale ospitante e partecipante straordinaria di questa edizione – si presentano alla prima partita di questa Coppa America con una certa convinzione e fiducia nei propri mezzi. Di fatto è la partita tra le due più forti squadre del girone (le altre due sono Costa Rica e Paraguay): dando per molto probabile che saranno Stati Uniti e Colombia a qualificarsi (si qualificano soltanto le prime due di ciascun girone), vincere subito questa partita potrebbe significare evitare ai quarti lo scontro con la prima del gruppo B, verosimilmente il Brasile (le altre di quel gruppo sono Ecuador, Haiti e Perù).
Gli Stati Uniti hanno vinto cinque delle ultime sei partite giocate, e tre di queste vittorie – contro Ecuador, Porto Rico e Bolivia – le hanno ottenute negli ultimi dieci giorni; al di là delle buone impressioni e della mentalità vincente mostrata, si tratta di una nazionale probabilmente messa meglio della Colombia anche sotto il piano della condizione atletica e dell’intesa tra i giocatori. Molta attenzione da parte degli osservatori la stanno ricevendo ultimamente il ventiquattrenne attaccante dei Los Angeles Galaxy, Gyasi Zardes, che gioca bene anche da ala, e il giovanissimo Christian Pulisic, diciassettenne trequartista del Borussia Dortmund, gran storia. Di origini croate (lo è il padre), Pulisic è nato in Pennsylvania, cresciuto calcisticamente in Inghilterra, negli Stati Uniti e poi in Germania, ed è oggi uno dei più promettenti giocatori del Borussia Dortmund. Nelle ultime giornate di campionato ha giocato spesso titolare e già segnato un paio di gol. Ha tutti i cosiddetti numeri da “predestinato”, e a Klinsmann – che per ora si guarda bene dal rischio di “bruciarlo” – piace moltissimo.
La settimana scorsa, nell’amichevole vinta contro la Bolivia, Pulisic – a 17 anni e 253 giorni – è diventato il più giovane giocatore a segnare un gol nella storia della nazionale statunitense.
Quasi certamente non comincerà questo torneo da titolare, ma Pulisic avrà diverse occasioni per giocare, magari a partita in corso, e – se le cose per gli Stati Uniti dovessero mettersi molto bene da subito – ci sono buone possibilità di vederlo anche titolare nell’ultima partita del girone, contro il Paraguay, che si giocherà a Philadelphia ed è un po’ casa sua.
Un altro da tenere d’occhio negli Stati Uniti è il ventitreenne esterno destro DeAndre Yedlin – velocissimo, molto bravo in attacco (e meno a difendere) – che quest’anno ha giocato al Sunderland in prestito dal Tottenham. La voce “esperienza” sarà invece riempita dai due “veterani” Bradley e Dempsey, rispettivamente 113 e 122 presenze in nazionale. A centrocampo ci sarà anche il valido supporto di Fabian Johnson, tedesco naturalizzato statunitense, tra i migliori calciatori del Borussia Monchengladbach che è riuscito nelle ultime due edizioni di Bundesliga a centrare la qualificazione in Champions League.
Le probabili formazioni:
STATI UNITI: Guzan; Johnson, Cameron, Brooks, Yedlin; Bradley, Beckerman, Jones; Zardes, Dempsey, Zusi.
COLOMBIA: Ospina; Diaz, Murillo, Zapata, Arias; C. Sanchez, Torres; Cuadrado, James Rodriguez; Moreno, Bacca.
COSTA RICA – PARAGUAY | sabato ore 23:00
La notizia recente più rilevante riguardo il Costa Rica è l’assenza per infortunio del portiere titolare Keylor Navas, il migliore della sua nazionale nonché uno dei giocatori cui vanno attribuiti moltissimi meriti della stagione vincente del Real Madrid. Sarebbe stata una brutta notizia e basta, per il Costa Rica, se al posto di Navas ci fosse stato il suo abituale sostituto Esteban Alvarado; ma è infortunato anche lui, e quindi la notizia è bruttissima. La scelta del portiere titolare in questa Coppa America è quindi tra il ventiseienne Leonel Moreira, che gioca in Costa Rica con l’Herediano, e il più esperto Patrick Pemberton, che gioca pure lui in Costa Rica, nel Liga Alajuelense, ma ehm, non è il massimo, diciamo. Nell’amichevole di venerdì scorso contro il Venezuela, comunque vinta dal Costa Rica 2-1, Pemberton ha giocato da titolare ma per niente bene. Di lui su YouTube circolano anche video molto poco lusinghieri.
È per questa ragione che il Costa Rica – pur avendo buoni giocatori come Joel Campbell, il capitano Bryan Ruiz e il buon difensore del New York City, Ronald Matarrita – si presenta come la probabile squadra più scarsa del girone A. Infatti il Paraguay, suo avversario nella partita di apertura, non è una squadra forte ma quantomeno ha una difesa più attrezzata, un 4-4-3 ben collaudato e, non da trascurare, una tradizione recente molto positiva in questa competizione (finalista nel 2011, semifinalista l’anno scorso). Anche il Paraguay però dovrà fare a meno di un importante giocatore, il 31enne centrocampista del San Lorenzo Nestor Ortigoza, miglior rigorista della nazionale e tra i migliori in tutto il Sudamerica (32 gol + una traversa su 34 tentativi), che si è infortunato durante una partita di campionato.
Dario Lezcano, venticinquenne attaccante dell’Ingolstadt in Bundesliga, è uno da tenere d’occhio: con la nazionale gioca da poco ma ha già fatto ottime cose (quattro gol in sei presenze). In attacco ci sono anche Iturbe – che proverà in questa Coppa America a ritrovare il gol con continuità dopo la stagione deludente trascors tra Roma e Bournemouth – e Derlis Gonzalez che dopo avere giocato molto bene la scorsa Coppa America è passato dal Basilea alla Dinamo Kiev per circa 14 milioni di euro vincendo alla prima stagione il campionato ucraino.
Le probabili formazioni:
COSTA RICA: Moreira; Matarrita (o Oviedo), Acosta, Umaña, Oscar Duarte; Borges, Bolanos; Azofeifa, Bryan Ruiz, J. Campbell; Saborio.
PARAGUAY: Villar; Bruno Valdez, Gustavo Gómez (o Balbuena), Da Silva, Samudio; Robert Piris, Celso Ortiz, Derlis Gonzalez, Édgar Benítez (o Oscar Romero); Jorge Benítez (o Iturbe o Sanabria), Lezcano.
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